Centrotavola di Pasqua 2021

Per il Centrotavola di Pasqua ho voluto utilizzare una ciotola di porcellana bianca pensando che poteva assomigliare a un nido. Temevo che essendo traforata, si sarebbe potuto intravedere qualcosa da mantenere nascosto come l'oasis, ma non è stato così e quindi ho realizzato il mio Centrotavola di Pasqua come lo immaginavo. E ora vi spiego come ho fatto.

Occorrente

Ciotola di porcellana bianca diametro cm. 25; alta cm. 5
Uovo di vetro rosa alto cm. 12
Rametti di fiori di pesco rosa 12
Rametti di fiori di pesco bianco 2
Rametti di acacia gialla 3
Pulcini 2
Oasis
Colla a caldo

Esecuzione

Ho tagliato un pezzo di oasis di circa cm. 10 per lato e dopo aver accorciato alcuni rametti di fiori di pesco un po' troppo lunghi, ho iniziato a inserne alcuni partendo dalla base dell'oasis, quindi l'ho posizionato all'interno della ciotola.
Certa che dai suoi trafori non era visibile l'oasis, l'ho tolto ed ho continuato il lavoro. Ho inserito l'uovo al centro del panetto di oasis premendo un poco e ho continuato ad aggiungere altri rametti di fiori di pesco rosa e bianchi.
I rametti sono un po' rigidi, quindi si sono resi oltremodo utili anche per sostenere l'uovo.
Ho poi aggiunto i due pulcini, ma mancava qualcosa. Poi ho capito! Serviva un tocco di giallo perché i pulcini non fossero due macchie gialle in tutto quel rosa, così ho aggiunto i 3 rametti gialli e il mio Centrotavola di Pasqua ora era perfetto, almeno per i miei occhi!
Ho quindi messo qualche goccia di colla a caldo sulla base della ciotola e vi ho incollato l'oasis. Il Centrotavola di Pasqua è pronto e anche se ci mancano le grandi tavolate a cui eravamo abituati cercheremo di trascorrere in serenità e ottimismo la prossima Festa augurandoci che sia l'inizio di una rinascita globale di tempi migliori.
Auguro a tutti voi Buona Pasqua e buon lavoro a chi volesse prendere spunto dal mio Centrotavola per crearne uno suo.
Estendo gli auguri, uniti ad un enorme grazie a Tiziano per la sua disponibilità e competenza nel fotografare il mio Centrotavola.
Ricordo inoltre, a quanti possono essere interessati, che cliccando su Album Fotografico troverete tutti i Centrotavola realizzati da me per le varie ricorrenze, oppure potete comodamente rivederli, per trovare nuove idee sulle mie pagine Instagram e Pinterest.

"The Beauty" un toccante cortometraggio dove la plastica diventa fauna e flora degli oceani di Pascal Schelbli

Il regista svizzero Pascal Schelbli ha creato "The Beauty", un cortometraggio animato potente e molto rilevante che immagina i rifiuti di plastica che si trasformano in creature viventi non appena entrano in acqua.
Il pluriball scartato diventa un pesce palla, le borse di plastica si trasformano in meduse, i pneumatici scartati si trasformano in anguille, le bottiglie d'acqua diventano delfini dal naso a bottiglia, e le cannucce colorate con le posate di plastica sono le nuove piante del fondo marino.

L'autore scrive: "E se la plastica potesse essere integrata nella vita marina? "The Beauty" è un viaggio poetico attraverso gli oceani, che sono allo stesso tempo meravigliosi e sporchi. Scopri un mondo in cui preoccupazioni e paure si dissolvono nelle misteriose profondità del mare blu inquinato".

La colonna sonora, di una poesia struggente, è il perfetto accompagnamento per questo splendido cortometraggio.

Si possono vedere altre animazioni toccanti del regista con sede a Zurigo Pascal Schelbli, sul suo Vimeo e sulla sua pagina Instagram.

Bande colorate e sfere bianche nelle nuove e ispirate sculture in legno di Willy Verginer

I pensieri non fanno rumore

Willy Verginer, che abbiamo già avuto modo di apprezzare e conoscere, è uno scultore del legno che vive e lavora a Ortisei, splendida perla dell'Alto Adige. Crea sculture poetiche dove grappoli di sfere di legno ribollono sulla punta delle dita e sui corpi di bambini.

Pensieri nascosti

L'artista contrappone intagli realistici di adolescenti con elementi di fantasia. Accanto alle forme che evocano i giochi dell'infanzia ci sono spesse strisce di vernice monocromatica, che avvolgono le sculture e le dividono in punti insoliti.
Che si tratti di tono pastello, neutro o nero, il colore è simbolico e utilizzato per trasmettere messaggi sottili.

Chimica del pensiero

Le opere in legno di Verginer derivano spesso da ciò che vede come l'assurdità di questioni ecologiche o problemi sociali più ampi, come il collasso bancario degli Stati Uniti.
E spiega: "Il mio più grande impegno e la mia ricerca si concentrano non sul legarmi alla rappresentazione naturalistica delle figure, ma sul dare qualcosa di più attraverso uno studio onirico, o meglio assurdo, e non immaginario. Questo mondo e l'intero sistema connesso erano così assurdi che mi hanno fatto riprodurre una situazione altrettanto assurda".

Scisserlé

Molte di queste sculture fanno parte della serie più recente di Verginer, "Rayuela", termine spagnolo per campana ed anche il titolo del contro-romanzo di Julio Cortázar, Il gioco del mondo (titolo originale: Rayuela), che consente al lettore di viaggiare nell'intera vicenda narrativa attraverso la variegata componibilità di svariati e distinti punti di vista.

Palvaz

Il libro di Cortázar, scritto in stile flusso di coscienza, combinato con la natura fantasiosa del gioco -campana- appunto, ha influenzato l'approccio di Verginer alla serie.
E lo scultore spiega ancora: "In Rayuela, i ragazzi delineano una mappa ideale sul terreno che parte dalla terra e raggiunge il cielo attraverso tappe intermedie contrassegnate da quadrati numerati, su cui saltano a seconda del punto in cui viene lanciato un ciottolo. Riesco a vedere una metafora della vita in questo gioco; la nostra esistenza è piena di questi salti e ostacoli. Ognuno di noi mira a raggiungere una sorta di cielo".

Rayuela

A giugno, la Gallery LeRoyer di Toronto ospiterà una mostra delle opere intagliate con passione e arte di Verginer e a settembre l'artista sarà presente alla Zemack Contemporary Art di Tel Aviv.
E' possibile vedere molte altre opere di Willy Verginer, scultore che con una spiccata abilità nell'intaglio del legno, ci offre grandiose opere e spunti su cui soffermarci a riflettere, oltre che sul suo sito web anche sulla sua pagina Instagram.

Dipinti vibranti della prateria di Jennifer L. Mohr

Jennifer L. Mohr è una pittrice che usa la tecnica mista per creare i suoi dipinti. Non le occorre viaggiare in lungo e in largo per trovare ispirazione, ha solo bisogno di guardare l'ambiente che la circostanda.

Cresciuta e con sede ad Alberta, in Canada, Mohr ha concentrato la sua pratica creativa sul suo legame con i paesaggi della prateria nativa dove ha goduto della sua infanzia.

La serie in corso dell'artista "Belonging to the Land" si concentra sulla sua "connessione luogo-identità" attraverso rappresentazioni espressive di vaste pianure e fiori selvatici in fiore.

L'artista spiega: "Sono cresciuta nella prateria e tutto nella mia pratica creativa riconduce a quelle radici. Da bambina, cresciuta in una fattoria nelle vaste praterie del Saskatchewan, trascorrevo gran parte del mio tempo a vagare all'aperto da sola, tranquilla, attenta e introspettiva. Quei momenti formativi hanno alimentato in me una profonda identità-connessione con il paesaggio e tutto ciò che contiene".

Dopo aver completato il suo BFA in Pittura presso l'Università del Saskatchewan, l'artista si è presa una pausa di quasi 15 anni dal mondo dell'arte, tornando solo nel 2016. Ora, Mohr si sta concentrando sulla cattura della natura in pezzi energici realizzati in acrilico, pastello, acquerello, e altre tecniche.

Appartenenza alla Terra include una serie di "riflessioni da quaderno di schizzi" in cui Mohr sperimenta con tavolozze di colori e mezzi diversi, oltre a grandi dipinti su tela. Questi paesaggi sono spesso caratterizzati da un primo piano esplosivo di erba multicolore, strati di colline e un cielo lontano fatto di toni morbidi e tenui.

Potete ammirare molte altre opere di Jennifer L. Mohr, un'artista che come lei stessa afferma, traduce le sue osservazioni del paesaggio in colori inventivi, segni reattivi ed energia espressiva nel tentativo di ritrarre la magia della reciprocità tra la sua identità, il paesaggio e la sua arte, sul suo sito web e sulle sue pagine Facebook e Instagram. Inoltre è possibile acquistare alcune sue creazioni nel suo negozio.

Centrotavola per la Festa del Papà 2021

Pensando di fare il Centrotavola per la Festa del Papà cercavo qualcosa che rappresentasse il rapporto che c'è tra un padre e un figlio. Ho trovato un orso bianco col suo cucciolo e mi sono sembrati giusti per lo scopo: le zampe dell'orso adulto protese verso il suo piccolo e questi che serenamente si "affida" al suo affetto, alla sua protezione, al suo amore...
Così per valorizzare al massimo questa scena, ho cercato alcuni fiori per completarla. Ed ora vi spiego come ho fatto.

Occorrente

Orso adulto e cucciolo di ceramica bianca
Alzatina di vetro alta cm. 20, diametro cm. 12
Camelia bianca 1
Rosa bianca 1, rose rosse 3
Fresie gialle 2 rami
Tulipano blu 1
Matthiola lilla 2 rametti
Acacia bianca 2 rametti
Erica 2 rametti
Oasis
Striscia di tessuto nero
Spilli
Coltello

Esecuzione

Ho tagliato una fetta di oasis per avere una base di cm. 25 X cm. 8, alta cm. 3. Per nascondere l'oasis ho sistemato del tessuto nero sotto di esso e attorno alla sua altezza con alcuni spilli, poi ho iniziato a sistemare i fiori.
Per prima ho posizionato al centro dell'oasis la camelia bianca e successivamente gli altri fiori.
In corrispondenza della camelia ho messo l'alzatina di vetro sulla quale i due deliziosi orsetti rimangono in evidenza.
Sono soddisfatta del lavoro, ma ancora di più della foto scattata dal caro amico Tiziano che ha realizzato un vero capolavoro!
Auguro buon lavoro a chi volesse prendere spunto dal mio Centrotavola per crearne uno suo senza dimenticare un augurio speciale a tutti i Papà e ancora un grandissimo grazie a Tiziano per la sua pazienza e bravura.
Ricordo a quanti possono essere interessati, che cliccando su Album Fotografico troverete tutti i Centrotavola realizzati da me per le varie ricorrenze, oppure potete comodamente rivederli per trovare nuove idee, sia sulle mie pagine Instagram, che su Pinterest.

"Flora Sisters" soave corpo di donna ricoperto dalla natura di Marcy Ellis

Marcy Ellis, residente nel deserto di Sonora, è un'illustratrice che trae ispirazione dalla flora, dal mondo naturale e dalla forma femminile.

Il suo mondo artistico è fatto di "figure botaniche", che sono una dea botanica incantevole e fuori dal comune che ha il corpo di una donna ricoperto di fiori, piante, foglie e radici.

La donna è una figura molto poetica e mistica che l'artista chiama "Flora Sisters", e considera una "celebrazione surreale della vita".

L'artista spiega: "Le mie opere sono nate da molti ricordi e connessioni con donne che danno potere e ispirazione. Disegno il corpo come un vaso, collegando la terra all'anima. Amo ricercare le proprietà botaniche e gli usi medicinali storici delle piante. Prendo quella ricerca e creo una figura rappresentativa di quelle proprietà".

Marcy Ellis illustra e insegna corsi d'arte a tempo pieno. I suoi lavori sono stati pubblicati a livello internazionale ed esposti in gallerie di tutto il paese.
Potete immergervi in una grande quantità di opere di Marcy Ellis sul suo sito web e sulla sua pagina Instagram.

Sculture bronzee poetiche e delicate di donne di Valérie Hadida

"Seaside,"

Valérie Hadida, è una scultrice e pittrice francese.
L'artista realizza sculture in bronzo poetiche e sfumate, raffiguranti figure femminili che indossano espressioni contemplative e composte.

"La grande zénitude"

La spiegazione nelle parole dell'artista: "Proveniente da una famiglia numerosa in cui le donne regnano sovrane e svolgono un ruolo chiave, hanno stabilito con me un legame di serenità, fiducia e complicità. Le eroine delle mie opere sono sempre donne perché sono profondamente convinta che saranno loro a cambiare e salvare il mondo".

A sinistra: La rêveuse; a destra: "Nouvel Amour"

Hadida inizia con uno schizzo prima di costruire le figure che alla fine sono ricoperte di patina verde.
Negli ultimi anni, le dimensioni delle sculture sono passate da opere più piccole a quelle alte più di un metro: un'espansione che avvicina le sue opere alla scala del corpo umano.

"Trio de femmes"

E prosegue con la spiegazione del suo lavoro: "Preferisco lavorare sulle curve, sulla carne più che sui muscoli. Questi mi sembrano invalidanti perché sono duri e violenti. La maggior parte delle sculture rappresenta l'adolescenza o la mezza età, un periodo segnato dalla transizione e dal cambiamento".

"Nocturna" dettaglio

Generalmente sedute, le pose e i gesti delle figure appaiono temporanei come se la donna si fosse appena spostata o fosse precariamente adagiata su una pietra. Sebbene i corpi siano immobili, i loro ricci spesso si gonfiano verso l'alto per indicare il movimento e talvolta sono incorporati con sagome più piccole come in "Nocturna".

"Nouvel Amour" dettaglio

Le loro ciocche "caratterizzano ogni donna nelle sue origini, nella sua età ... I capelli si muovono come i rami di un albero", dice l'artista, osservando che i capelli accentuano e stabilizzano le curve morbide, le dita allungate e la forma generale delle figure. "Queste donne sono segnate dalla vita. Non rappresento figure perfette o idealizzate. Queste silhouette sono invece molto marcate, molto ritagliate. Ma le loro imperfezioni mettono in risalto la loro femminilità".

"Trio de femmes" dettaglio

Hadida è rappresentata da Galry a Parigi. Si può vedere una collezione più ampia delle sue opere elegantemente scolpite su Artsy.

Superbi animali con ricche pellicce e piume realizzati con innumerevoli pezzetti di carta di Calvin Nicholls

Calvin Nicholls è un artista canadese che realizza meticolosamente creature piumate e pelose composte da piccoli pezzi di carta bianca.

Se visti da vicino i suoi animali, con la consistenza delle loro pellicce o piume, sono così vividi che sembra possano saltare, volare o balzare fuori dalla tela.

L'artista esamina e scolpisce, senza soluzione di continuità, ogni dettaglio del corpo di un animale, dalla differenza nella consistenza del pennacchio delle colombe, ai muscoli tesi di una giraffa, allo sguardo inebriante di una tigre che insegue la sua preda.

Ogni lavoro è realizzato con carta di cotone d'archivio che impedisce l'ingiallimento e lo sbiadimento. Nicholls utilizza minuscole quantità di colla per fissare i singoli pezzi, impiegando coltelli e strumenti di testurizzazione per scolpire con precisione ogni parte delicata.

Per quanto riguarda il tempo che occorre per la realizzazione delle sue meraviglie, Nicholls, spiega: "Le sculture più grandi che ho realizzato richiedono diverse centinaia di ore, mentre i pezzi più modesti mi tengono impegnato per due o più settimane. Anche la familiarità con l'argomento è un fattore importante. Il mio amore per gli uccelli spesso mi spinge a fare i pezzi molto più velocemente e con più enfasi di quando scolpisco la muscolatura e la struttura".

Il fascino di Nicholls per la carta deriva dalle lezioni di graphic design che seguì al college oltre alle collaborazioni successive con un collega.
Queste esperienze hanno ulteriormente rafforzato il suo interesse per la sperimentazione con vari materiali e carte con le quali aveva acquisito familiarità attraverso il commercio di grafica.

Si possono ammirare altri capolavori monocromatici di Nicholls sulle sue pagine Behance e Instagram, inoltre è possibile visitare il suo negozio dove sono a disposizione originali e stampe.