giovedì 29 novembre 2018

Un mini villaggio in giardino per topini nelle foto di Simon Dell



Recentemente, il fotografo naturalista Simon Dell si è imbattuto in una famiglia di topini che abitavano nel suo giardino, ma invece di mettere delle trappole per catturarli, ha costruito un villaggio in miniatura e i topini riconoscenti lo hanno ripagato posando davanti alla sua macchina fotografica.



In un'intervista Dell racconta: "Ero fuori in giardino a scattare foto agli uccelli e avendo appena tagliato l'erba ho notato qualcosa che si muoveva per terra.



Ho puntato la mia macchina fotografica in basso e sono rimasto scioccato, ma molto felice, nel vedere un piccolo topolino, molto carino, in piedi proprio nell'erba appena tagliata.



Ho intuito subito era una star! Così tornai di corsa in casa per prendere un paio di noccioline per lui. Poi mi sono seduto lì ad aspettare. Erano passati solo pochi minuti che tornò fuori per i dolcetti.



Fu a quel punto che pensai di costruirgli un piccolo riparo, un posto sicuro dove nascondersi e nutrirsi.



Il topolino se ne andò all'inizio della primavera di quest'anno, forse per trovare una compagna.
Quindi ho sperato nel suo ritorno.



All'inizio c'era solo un topo. Aveva un taglio su un orecchio e noi lo abbiamo chiamato George.
Nel frattempo, sperando nel suo ritorno ho accatastato dei piccoli tronchi attorno a una scatola per preparargli una casa e l'ho anche coperta con muschio e paglia. Ho anche fatto un piccolo recinto di protezione in modo che eventuali gatti o altri animali possano raggiungere la piccola abitazione.



Qualche giorno fa ho notato del movimento e mi sono reso conto che forse c'era più di un topo.
Infatti ce erano alcuni e quindi ho continuato ad ingrandire il piccolo villaggio per loro.



I topi sembrano amare le casette di legno e non hanno perso tempo a trasferirsi. Sono animali selvatici, quindi scappano ancora se mi avvicino o mi muovo troppo velocemente, ma spesso riesco a sedermi a pochi metri di distanza con uno zoom e sembrano felici di entrare e uscire dai loro rifugi per un seme.



I topi sono ancora qui e vivono una vita molto felice. Ora le giornate sono più brevi ed escono meno spesso. Una volta che fa buio, può essere difficile vederli. Tuttavia, durante il giorno, li vedo uscire infatti il mattino dopo il cibo è sempre sparito.



Oltre al cibo, frutta e semi, ultimamente ho aggiunto anche una manciata di piume tolte da un vecchio cuscino e loro le prendono naturalmente soddisfatti per rivestire i loro letti e tenersi al caldo in queste fredde notti del Regno Unito".

lunedì 26 novembre 2018

"Unholy" le nuovissime e appuntite sculture di carta di Matthew Shlian


"Unholy 103"

L'ingegnere della carta Matthew Shlian che abbiamo già conosciuto, combina intricate tassellature geometriche con pieghe esatte per formare sculture in bassorilievo.


"Ara 333 Hollow"

Shlian ha realizzato le sue opere con la carta per diversi anni. Nelle sculture recenti l'artista ha introdotto una palette di colori vivaci che si allontana completamente dalle sue opere tradizionali in bianco e nero.


"Unholy 112"

I lavori recenti includono toni caldi e freddi, oltre ai lavaggi a guazzo che aggiungono consistenza e variazione alle sue superfici di carta liscia.


"Unholy 105"

In una dichiarazione sul suo sito web, Shlian spiega: "Il mio processo varia estremamente da un pezzo all'altro. Spesso inizio senza un obiettivo chiaro, lavorando all'interno di una serie di limiti. Per esempio su un pezzo userò solo pieghe ricurve, o renderò le mie linee di questa lunghezza o quell'angolo, ecc. Altre volte comincio con un'idea di movimento e cerco di ottenere quella forma in qualche modo".


"Unholy 116"

Shlian sta attualmente lavorando a un libro, la cui uscita è prevista nel 2019.


"RLRR Hollow"

Nell'attesa si può vedere il suo lavoro, patrocinato da Duran | Mashaal Gallery, al Context Art Miami dal 4 al 9 dicembre 2018.


"As Long As You’re Here"

L'artista condivide anche aggiornamenti sul suo lavoro tramite le pagine Instagram e Facebook.

venerdì 23 novembre 2018

Torte di gelatina in 3D, una gioia per gli occhi e il palato di Jelly Alchemy

Torte di gelatina di Jelly Alchemy

Siewheng, originaria di Sidney, Australia, è un'artista delle torte di gelatina; per questo ha aperto un'attività la Jelly Alchemy.

Torte di gelatina di Jelly Alchemy

Per creare queste meravigliose torte di gelatina in 3D usa alghe e coloranti naturali.

Torte di gelatina di Jelly Alchemy

Ogni pezzo viene creato capovolto e per essere completato occorrono anche 4 ore di lavoro.

Torte di gelatina di Jelly Alchemy

I fiori sono fatti petalo per petalo usando un metodo di iniezione con strumenti speciali. Ci vuole molta creatività e pazienza per creare ogni pezzo!

Torte di gelatina di Jelly Alchemy

Ogni tanto, oltre ai fiori e alle foglie che adornano le torte, aggiunge anche i pesciolini koi.
Sembra proprio che guizzino felici tra quegli splendidi ornamenti!

Torte di gelatina di Jelly Alchemy

Oltre ad essere belli, questo dolci hanno un sapore rinfrescante, infatti sono intrisi di aromi come litchi, cocco, pesca, rosa e molti altri.

Torte di gelatina di Jelly Alchemy

Anche se lo scorso anno le è stato diagnosticato un cancro al seno in stadio 3, non ha smesso di dedicarsi a questo lavoro,

Torte di gelatina di Jelly Alchemy

anzi, si è maggiormente concentrata sulla creazione di bellissime torte di gelatina 3D. Ciò l'ha aiutata a spostare l'attenzione dal dolore fisico e dai pensieri negativi.

Torte di gelatina di Jelly Alchemy

E nei giorni in cui si sentiva meglio dedicava il suo tempo a creare nuove torte di gelatina in 3D per il team di medici e infermiere che la seguivano.

Torte di gelatina di Jelly Alchemy

Siewheng ci confida un suo desiderio: "La parte più soddisfacente del mio lavoro oltre a mettere in mostra la mia creatività è di essere in grado di portare gioia agli altri. Andando avanti, spero di trovare dei modi per rendere questa una carriera significativa in modo che possa continuare a dedicarle del tempo a donare questa forma d'arte agli altri".

Torte di gelatina di Jelly Alchemy

Non posso che complimentarmi con questa donna per la sua forza d'animo e la notevole capacità creativa. Un bellissimo esempio per chi, come lei, ha gravi problemi di salute e augurarle di continuare per molto tempo a sorprenderci con le sue artistiche creazioni!

Torte di gelatina di Jelly Alchemy

Si possono vedere tante altre torte di gelatina in 3D, alcuni video sulla procedura e molto altro su Instagram e su Facebook

mercoledì 21 novembre 2018

Murale in negativo, scatti la foto e lo vedi in positivo di Sepc

Murale in negativo di Sepc

Sepc artista graffitista con sede nella città di Manizales, in Colombia, ha recentemente creato un murale che mostra una donna che scatta una foto Polaroid.
Ma anche se il murale può sembrare consueto è comunque insolito in quanto è in negativo!

Per vedere la normale versione "positiva" basta scattare una foto del murale e poi invertirla.
Ed ecco come appare il murale qui sopra quando si inverte la foto.

Murale in positivo di Sepc

L'idea è nata come una sfida tecnica. Sepc, che ha combinato l'idea creativa con la tecnica, spiega a PetaPixel:
"Penso che nel mondo dell'arte urbana, non sia abbastanza essere bravi. Cerco costantemente di reinventare me stesso e la curiosità di esplorare e scoprire nuove idee è qualcosa su cui focalizzo il mio lavoro".

Murale in negativo e in positivo di Sepc

Sepc aveva già precedentemente creato dei murales negativi utilizzando la stessa tecnica. L'artista abbozza prima di tutto uno schizzo che poi copre con la vernice vinilica come strato di sfondo iniziale di volume e colore, quindi aggiunge i dettagli usando vernice spray.

Murale in negativo e in positivo di Sepc

Sepc continua a spiegare: "Ogni colore ne ha uno adiacente o complementare che è il colore inverso dell'altro. Voglio che lo spettatore catturi una foto e "sveli" l'immagine. Questo crea un altro tipo di esperienza con l'arte urbana".

Si possono vedere altri lavori di Sepc, talentoso artista di strada, su Facebook, Flickr e Instagram.

lunedì 19 novembre 2018

100 vasi di argilla in 100 giorni il progetto di Anna Whitehouse



L'artista australiana della ceramica Anna Whitehouse il 1° gennaio 2018 si è prefissata un obiettivo: creare una nuova bottiglia ogni giorno per 100 giorni.



Limitandosi ad una singola forma, Whitehouse è stata in grado di estendere la sua creatività per formulare nuovi progetti precedentemente inesplorati nella sua pratica.



Partendo dalla forma uniforme di ogni bottiglia di argilla bianca, ha trovato il sistema di modellare su ognuna disegni differenti ogni giorno.



Infatti alcune presentano piccoli fori ripetitivi, altre sono state coperte da applicazioni a foglia o motivi floreali, altre ancora appaiono scavate in alcuni punti.



E Whitehouse, spiega: "Ho provato a premere e raschiare sull'argilla con qualsiasi strumento su cui potessi mettere le mani come cappucci delle penne, pinzette, forbici e persino una serie di perline! Ho anche iniziato a creare strumenti da frammenti di penne, fili e alluminio per creare segni particolari.
Comunque ho mantenuto il lavoro non vetrato, come le pagine bianche di un album da disegno, per evidenziare il marchio che crea il contrasto di luci e ombre"
.



L'artista ha tenuto una sorta di diario riempendo uno sketchbook poiché ogni nuovo oggetto è diventato come lo schizzo da poter essere ripreso in futuro.



Dopo il completamento del suo progetto, Whitehouse ha creato un "calendario di argilla" che si può visitare sul suo sito web. Il portfolio interattivo delinea ogni bottiglia che ha realizzato dal 1° gennaio al 10 aprile 2018 e include i titoli unici basati su qualcosa che è accaduto durante il giorno in cui sono stati creati.



Si possono vedere ulteriori iterazioni delle sue bottiglie e creazioni in argilla sulla sua pagina Instagram.

venerdì 16 novembre 2018

Mondi simbiotici arricchiti dalla fantasia di Amy Gross



Amy Gross, artista del sud della Florida, crea sculture di mondi in fibra ricamate a mano con perline che contengono riferimenti colorati al mondo naturale.



Ogni struttura creata dall'artista contiene matrici caleidoscopiche con uccelli, api, funghi, muschio, foglie, favi e tanto altro proprio per creare una sorta di struttura naturale



anche se in realtà sono fantasiose composizioni romanzate sia nel colore che nel loro insieme.



Nessuno degli elementi dei suoi pezzi sono oggetti di recupero, ma fatti a mano, lavori di artigianato derivati da filati, perline e carta.



La Gross spiega: "Creare oggetti è il mio modo di trasformare il pensiero in qualcosa di solido e reale e in un certo senso, rallentare il tempo. Non uso mai nulla nel mio lavoro che sia mai esistito, collaboro esclusivamente con materiali lavorati. Imitano le cose viventi ma non appassiranno o moriranno. È un desiderio molto umano di rallentare o controllare la disintegrazione, di provare ad avere voce in un mondo di cambiamenti instabile e incontrollabile".



La Gross è inclusa in una mostra collettiva intitolata Small Works, Big Impact che si è aperta ieri, 15 novembre 2018, alla Momentum Gallery di Asheville, nel North Carolina.



Si possono vedere molti dei suoi mondi ispirati alla natura, sul suo sito web.

mercoledì 14 novembre 2018

"Solstice" l'orologio che cambia col passare delle ore di Matt Gilbert



Solstice è un orologio in legno dalla forma mutevole disegnato da Matt Gilbert dello studio londinese Animaro.



Il nuovo oggetto di design d'interni presenta diverse configurazioni durante il giorno: si espande nella sua forma più ampia a mezzogiorno quando il sole è al suo punto più alto e si contrae dal tramonto, quando infatti il sole arriverà al punto più basso.



Questo movimento meditativo è ispirato dalla natura, ovvero l'orologio agisce come un fiore che espande i suoi petali per assorbire più luce solare e si richiude al suo calare.
L'orologio è anche un ritorno alle nostre radici basate sul tempo, poiché il suo design fa sì che gli utenti si affidino alla sua forma e al modello proprio come faremmo con una meridiana.



L'orologio ha due impostazioni, una che completa una rotazione ogni 60 secondi e una che completa una rotazione durante un ciclo di 12 ore.
Il passaggio tra le due modalità è dato da un sensore situato nella parte inferiore dell'orologio che l'utente attiva toccandolo.



L'orologio Solstice è attualmente disponibile per il pre-ordine su Kickstarter.
La campagna di crowdfunding dura sino al 13 dicembre 2018.



Si possono vedere altri progetti dello studio Animaro sul loro sito web e su Instagram.