L'artista londinese Josh Gluckstein, negli ultimi quattro anni, ha scoperto il cartone riciclato, per creare sculture di animali come elefanti, leoni, tigri, pangolini.
Sin dall'infanzia, Gluckstein è rimasto affascinato dall'incredibile diversità della fauna selvatica del nostro pianeta e ispirato a realizzare sculture di animali da materiali trovati. Usa spesso materiali scartati o riciclati come abbigliamento proveniente da negozi dell'usato o legno da vecchi mobili.
Quando è scoppiato il grave problema del Covid e di conseguenza non potendo recarsi a recuperare la materia prima per le sue opere, ha scoperto il cartone riciclato.
Nel suo pezzo più recente, "Reef", ha creato un habitat marino meticolosamente dettagliato con una varietà di pesci e coralli che si elevano a due metri e mezzo in altezza.
E Gluckstein, spiega: "Mi sono innamorato delle immersioni subacquee dieci anni fa e sono rimasto stupito dal fatto che ci fosse un mondo completamente nuovo da scoprire sott'acqua. Volevo dare vita a quell'esperienza sulla terraferma".
L'artista è stato invitato a partecipare a Venezia a Homo Faber 2024, che quest'anno ripercorre il tema "Il viaggio della vita".
Vi espongono oltre 400 artigiani da tutto il mondo, ma "Reef" è il pezzo più ambizioso di Gluckstein sino ad oggi, dato che raccoglie più di 50 specie marine diverse: tartarughe marine, un polpo, un pesce pagliaccio e una razza macchiata blu sono tra le creature che nuotano intorno alla colonna di corallo.
L'artista spiega: "Il pezzo celebra le meraviglie e la ricca biodiversità dei nostri oceani, aumentando la consapevolezza della fragilità e delle sfide che la vita marina deve affrontare".
Homo Faber 2024 termina il 30 settembre.
Si possono ammirare altre opere di Josh Gluckstein sul suo sito web e sulla sua pagina Instagram e magari riflettere sull'aspetto assai importante della preoccupazione per l'ambiente che le creazioni di questo bravo artista ci invitano a fare.
Nessun commento:
Posta un commento