L'artista Lyndi Sales, di Città del Capo, traduce la vulnerabilità della vita e la natura fugace in sculture colorate che sembrano scoppiare e rompersi in forme vivide.
Utilizzando strisce di carta bianca dipinta o frammenti di mappe stampate, Sales stratifica composizioni astratte che si espandono verso l'esterno, imitando le strutture dei cristalli di ghiaccio o il processo di replicazione cellulare.
La tensione tra l'effimero e il durevole e il manifesto microscopico e macroscopico nelle opere su larga scala - tutti i pezzi mostrati qui si estendono per oltre un metro - condividono una relazione che l'artista definisce come "un modo per localizzarmi in questo universo".
Nonostante la vivacità e le qualità espansive delle sculture di Sales, gran parte della sua pratica si concentra sulla morte, un tema emerso durante la sua infanzia, maggiormente influenzato dalla morte del padre nell'incidente aereo di Helderberg del 1987.
A questo proposito l'artista racconta: "I buddisti credono che se muori pacificamente entri in un tunnel di luce mentre se muori di paura entri in un tunnel oscuro. Le esperienze documentate di pre-morte, la mortalità e il momento della transizione dal regno fisico a quello spirituale sono diventati argomenti affascinanti per me dopo la mia ricerca sull'incidente aereo di Helderberg. Anche se il mio recente lavoro non riguarda più specificamente l'incidente, si è evoluto da questo interesse fondamentale. Sono incuriosita dalla capacità di vedere oltre il velo del quotidiano in un regno che è un respiro di capelli lontano dalla realtà che conosciamo, ma spesso difficile da accedere".
L'artista farà una mostra personale il prossimo maggio presso la Galerie Maria Lund di Parigi.
Si può trovare un archivio del lavoro di Lyndi Sales sul suo sito web e sulla sua pagina Instagram dove si può anche curiosare nel suo studio.
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