Ghizlane Sahli è un'artista di Marrakech che cuce e ricama prendendo spunto dalle forme del corallo e delle cellule.
I suoi ricami scultorei si curvano e si inarcano in forme armoniose.
Le opere voluttuose fanno parte di ciò che l'artista chiama The Aveoles, una serie composta da tappi di bottiglia di plastica riciclati, e ricoperti da fili intrecciati dai colori brillanti.
Con una formazione in architettura, Sahli condivide che "sono sempre preoccupata per lo spazio e il volume", due componenti che si manifestano in una miriade di modi in tutte le sue opere tridimensionali.
I tappi recuperati, si annidano in fitte toppe ricoperte di seta e lana, aggiungendo così consistenza e profondità alle opere complessive e facendo riferimento alla relazione intrinseca tra l'individuo e il tutto.
"È l'atomo che costituisce le sostanze. È la cellula il cui accumulo crea la materia", afferma Sahli, notando che trova la ripetizione di lavare, cucire e assemblare le sue opere simile alla trance.
"Ho anche la sensazione che ogni rifiuto provenga da una vita precedente con la sua energia. L'opera d'arte finale è realizzata con l'accumulo di tutte le energie dei diversi rifiuti e ha una sua anima".
Questa idea di raccolta fa proliferare la pratica di Sahli, che spesso lavora in collaborazione con le donne della sua comunità che utilizzano tecniche di ricamo ancestrali, traducendo i metodi tradizionali e localizzati in contesti contemporanei con temi universali di conservazione e vitalità.
L'artista è stata recentemente nominata vincitrice in The Spirit of Ecstasy Challenge, che sarà in tournée a livello internazionale, nei prossimi mesi.
Per altre informazioni e per ammirare altre immagini del lavoro tessile di Ghizlane Sahli, potete visitare il suo sito web e la sua pagina Instagram.
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