L'artista britannica Ann Carrington, che abbiamo conosciuto qualche anno fa, dopo aver visitato il Rijksmuseum di Amsterdam e ammirato gli splendidi dipinti a olio del XVII secolo, periodo in cui l'economia della Repubblica olandese era fiorente e di conseguenza anche i quadri raffiguravano copioso cibo sulle tavole o incredibili composizioni floreali diventando aggiunte popolari nelle case dei ricchi mercanti, rimase colpita come in quel periodo di immensa crescita economica, fosse emerso anche un genere più inquietante di pittura di nature morte.
Quest'ultimo, conosciuto come Vanitas, comprende dipinti ricchi di simbolismo inteso a sottolineare l'inutilità sia dei piaceri terreni che quella di cercare ricchezza, potere e gloria.
Così l'artista scrisse in Architectural Digest:"Guardando le immagini di cibo semiconsumato e fiori appassiti, mi sono resa conto che le uniche cose che sarebbero potute sopravvivere sino ad oggi erano l'argenteria quindi ho pensato che sarebbe stato divertente provare a farne qualcosa".
Infatti le opere della sua serie Bouquets combinano centinaia di utensili da cucina in stravaganti e bellissime sculture floreali.
L'uso di oggetti scartati e trovati è centrale nella pratica della Carrington, specialmente quando possono essere stratificati e drappeggiati in multipli.
Fili di perle e spille decorate adornano la forma di una nave, che è appesantita dal suo carico tanto quanto lo incarna, e un paio di corna di caribù sono modellate da forchette con manici ricavati da dozzine di corna. "Oggetti banali come coltelli e forchette, filo spinato, spille e pennelli sono dotati di storie e associazioni già pronte che possono essere svelate e analizzate se riorganizzate, distorte o riallineate per dare loro un nuovo significato come scultura", afferma in una dichiarazione.
Simile al modo in cui la pittura di Vanitas ha ricordato agli spettatori il lato meno romantico della ricchezza in espansione e degli imperi in espansione, le scelte materiali della Carrington servono a ricordare che sotto la superficie scintillante c'è spesso un lato oscuro.
Si possono trovare maggiori informazioni sul lavoro di Ann Carrington sul suo sito web e sulla sua pagina Instagram.
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