domenica 19 gennaio 2020
Nuovi libri scavati in modo magistrale di Guy Laramée
Un noto detto afferma che non si dovrebbe giudicare un libro dalla copertina, ma per l'artista multidisciplinare Guy Laramée, che abbiamo già conosciuto qui, qui e qui, tuttavia, i contenuti di un libro non sono l'unico aspetto importante.
L'artista, con sede a Montreal, ripropone volumi enciclopedici e serie di dizionari per creare sculture topografiche che immergono e scavano le pagine, inquadrando l'oggetto fisico come un'opera d'arte in sé.
Gli ultimi progetti di Laramée includono un pezzo con minuscoli gradini scolpiti che scalano il fianco di una montagna e un altro con creste ricoperte di muschio sporgenti da basse valli.
La sua opera intitolata "Journey to the Center of" presenta due testi affiancati con un buco cavernoso annoiato attraverso di essi, che penetra interamente dall'altra parte.
Nel 2018, l'artista ha pubblicato un discorso TEDx intitolato "No outside", in cui considera le concezioni dell'arte in un'epoca che favorisce una crescente dipendenza dalle idee, lasciando poco spazio alla contemplazione.
Si riferisce ai suoi progetti testuali come al mezzo perfetto per esplorare la sua "relazione amore-odio con la conoscenza intellettuale, la (sua) critica delle ideologie del progresso e l'idea che la vera conoscenza potrebbe benissimo essere un'erosione", come esplora le domande sulla relazione tra significato, emozione e arte, in senso lato.
Ulteriori riflessioni filosofiche possono essere trovate sul sito di Guy Laramée, mentre molte altre immagini dei suoi stupendi paesaggi scavati sono visibili anche sulla sua pagina Instagram.
E ora ascoltate cosa, secondo Guy Laramée è l'arte, da dove proviene, se potrà aiutare il mondo e cosa spinge gli artisti ad andare avanti nonostante incertezza, avversità e fallimenti.
Un interessante punto di vista per riflettere o forse in questo caso è meglio dire, "scavare" in noi stessi.
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