martedì 25 settembre 2018

Con stupendi abiti non indossabili vengono esplorate le percezioni femminili di Susie MacMurray



L'artista inglese Susie MacMurray crea abiti bellissimi e altrettanto particolari. L'artista usa infatti materiali come guanti di gomma, lunghe catene ad anello, aghi da sarta, pelle e palloncini.
Sebbene quelli elencati non siano i materiali che ti aspetteresti per un vestito la MacMurray li usa nelle sue creazioni ispirate a splendidi capi femminili.



Nel 2002 MacMurray realizzò il primo lavoro di questa serie intitolato "Gladrags", composto da 10.000 palloncini color fucsia.



E nello stesso anno confezionò "Icon", un altro bellissimo abito sempre con palloncini, ma questo volta di un bel blu elettrico.



Fu poi la volta di A Mixture of Frailties realizzato con 1.400 guanti in lattice.

L'artista ha continuato a produrre altre sculture apparentemente indossabili come appunto "Medusa", che avete visto in alto,



e anche "Widow" per il quale oltre alla pelle, ha usato ben 100.000 aghi da sarta.

Susie MacMurray, spiega: "Tutti erano più preoccupati della percezione delle donne, del loro potere e delle loro vulnerabilità, invece io sono interessata a come la forza umana e le fragilità possono spesso essere la stessa cosa. Immagino che si potrebbero quasi chiamarli ritratti... Gran parte della mia pratica di scultura e disegno è interessata, in un modo o nell'altro, alla percezione e alla negoziazione dell'identità femminile, sia interna che esterna".



In effetti MacMurray nasce come musicista classica, riqualificatasi artista, nel 2001 con un Master in Fine Art e ciò espande la sua capacità creativa anche ai disegni ed alle installazioni architettoniche come questa "Strange fruit" composta da filo spinato e velluto di seta.

Si possono vedere molti altri lavori di questa innovativa ed eclettica artista sul suo sito web e su Twitter.

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