giovedì 16 febbraio 2012

Prima stretta di mano nello spazio tra un robot e un umano



Il comandante della Stazione Spaziale Internazionale, Dan Burbank, e Robonaut 2, o R2 si sono stretti la mano: la prima stretta di mano tra un umano e un robot, nello spazio.
Il robot umanoide abile, costruito e progettato alla NASA Johnson Space Center di Houston in Texas, col linguaggio dei segni americano, a aggiunto: "Ciao Mondo".



Il Robonaut 2 o R2, partì con la missione STS-133, sullo Space Shuttle Discovery lanciato lo scorso febbraio, nel suo ultimo viaggio verso la Stazione Spaziale Internazionale; è il primo robot umanoide abile nello spazio.
Il comandante, ha detto: "Per la cronaca, è stata una stretta di mano very nice. Bel lavoro di programmazione e di ingegneria. Piuttosto un robot impressionante".



Le prove sulla ISS sono risultate ottimali, anche se al momento R2 è stato "messo a nanna" sino al momento del suo prossimo utilizzo.
In un primo momento il suo aiuto sarà limitato alle operazioni in laboratorio Destiny della stazione, tuttavia futuri miglioramenti e modifiche potranno permettergli di muoversi più liberamente all'interno della ISS o al di fuori del complesso.



John Olson, direttore del NASA Exploration Systems Integration Office del quartier generale della NASA a Washington, a suo tempo spiegò così l'utilizzo diR2: "Questo progetto esemplifica la promessa che una futura generazione di robot può avere sia nello spazio sia sulla Terra, non per sostituire gli esseri umani, ma come compagni che possono svolgere ruoli chiave di supporto. Le potenzialità combinate di esseri umani e robot è un perfetto esempio della somma pari a oltre le parti. Esso ci permetterà di andare più lontano e raggiungere più di quanto possiamo immaginare, probabilmente anche oggi".

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