venerdì 19 agosto 2011

Le tempeste solari tracciate dal Sole alla Terra



Craig DeForest del Southwest Researcher Institute in Boulder, in Colorado, dopo aver assistito al filmato, ha detto: ""Il filmato mi ha fatto venire i brividi lungo la schiena! Vedere come l'espulsione di massa coronale CME, del sole si scaglia contro quel minuscolo granello blu, la Terra, mi ha fatto sentire molto piccolo.
Le CME sono nuvole di miliardi di tonnellate di plasma solare lanciato dalle esplosioni che quando investono il nostro pianeta possono causare aurore, tempeste di radiazioni e in casi estremi, interruzioni di corrente.
Il monitoraggio di queste nubi e prevederne l'arrivo sono parti importanti delle previsioni meteorologiche dello spazio.
"Avevamo già visto le CME, ma mai come stavolta. STEREO-A ci ha dato una nuova visione delle tempeste solari" ha aggiunto Lika Guhathakurta, scienziata del programma per la missione STEREO al quartier generale della NASA.



STEREO-A è uno dei due veicoli spaziali lanciato nel 2006 per osservare l'attività solare da località molto distanti dalla Terra. Al momento della tempesta, STEREO-A era a più di 65 milioni di chilometri dal nostro pianeta.
Il problema è che individuare le tempeste solari che si avvicinano alla Terra, sino ad oggi, era molto difficile in quanto la loro visibilità si attenuava enormemente man mano che ci raggiungevano, basti pensare che quando un tipico CME attraversa l'orbita di Venere, la sua visibilità è un miliardo di volte più debole di quanto sia, per noi, la vista della superficie della Luna piena, e più di un migliaio di volte più debole di quanto ci risulti la Via Lattea, inoltre quando raggiungono la Terra risultano quasi trasparenti.
DeForest, a questo proposito spiega: "Estrapolarle dalla confusione della luce delle stelle e dalla polvere interplanetaria è stata una sfida enorme.



Il filmato della tempesta pubblicato oggi, è stato registrato nel dicembre 2008; è da allora che gli scienziati hanno lavorato su di esso, ma ora che la tecnica è stata perfezionata, può dare una previsione ottimale di ciò che potrà accadere sulla Terra. Alysha Reinard, del NOAA Space Weather Prediction Center, illustra i vantaggi della previsione: "Fino a poco tempo fa, i veicoli spaziali potevano vedere un CME quando erano ancora abbastanza vicini al sole; quindi eravamo in grado di stimare quando avrebbe raggiunto la Terra. Dopo le prime ore, tuttavia, il CME lasciava questo campo visivo e noi eravamo "al buio" circa il suo progresso. La capacità di tracciare una tempesta solare costantemente dal Sole alla Terra è un grande miglioramento.
In passato le nostre previsioni erano stimate con scarti di più o meno 4 ore, ma ora, grazie al filmato, i ricercatori possono calcolarne l'impatto con una precisione impressionante.
Tutti i relatori, alla conferenza stampa di oggi, hanno sottolineato come le immagini vadano oltre la comprensione di un singolo evento. La fisica interna del CME è stata messa a nudo per la prima volta.
E la scienziata Guhathakurta, ha concluso dicendo: "Questo è ciò che la missione STEREO avrebbe dovuto fare quando è stata lanciata, ed è fantastico, come quella che sembrava una promessa, sia diventata realtà".

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