mercoledì 22 giugno 2011

L'ESA firma il progetto IXV al 49° Salone di Le Bourget



Il Salon international de l'aéronautique et de l'espace de Paris-Le Bourget, noto anche come Salone di Le Bourget, Paris Air Show, o con la sigla SIAE, è una delle manifestazioni internazionali più importanti di presentazione di materiali aeronautici e spaziali.
Ha sede presso l'Aeroporto di Parigi-Le Bourget, a nord-est di Parigi e viene organizzato ogni due anni, negli anni dispari, alternandosi con il Salone aeronautico di Farnborough (Farnborough International Exhibition and Flying Display) in Inghilterra e il Salone aeronautico di Berlino (Internationale Luft- und Raumfahrtausstellung Berlin, ILA) in Germania, che si svolgono negli anni pari.



La 49° edizione della mostra, quest'anno si terrà dal 20-26 giugno 2011; i primi 4 giorni della manifestazione sono riservati ai professionisti, mentre i giorni dal 24 al 26 giugno, sono dedicati al grande pubblico.



Tradizionalmente, i costruttori utilizzano la vetrina dello show per annunciare alla stampa l'acquisizione di alcuni importanti contratti e quest'anno l'Italia, in particolare l'Agenzia spaziale europea, ESA, ha firmato per la realizzazione, dopo due anni di progettazione, per la costruzione del primo veicolo spaziale senza astronauti a bordo.
Intermediate Experimental Vehicle, o IXV, è il suo nome e Antonio Fabrizi, direttore dei lanciatori in Esa, spiega: "Nel 2013 sarà pronto per il suo debutto spaziale, a bordo del nuovo razzo vettore Vega".
Lo shuttle compirà un volo suborbitale fino a una quota spaziale di 450 chilometri alla velocità di 7,5 chilometri al secondo rientrando poi nell’atmosfera e scendendo nell’oceano Pacifico appeso a un paracadute.
L’IXV è un veicolo cosmico concepito per collaudare i materiali capaci di resistere al rientro durante la fase di riscaldamento per impatto atmosferico e tutti i sistemi di navigazione e controllo necessari.
Ludovico Vecchioni, responsabile del programma nell’ambito del Cira, il centro di ricerche aerospaziali di Capua, ha spiegato: "Effettueremo entro l’anno dei test nella galleria Scirocco, essi riguardano gli aspetti del riscaldamento e dureranno complessivamente un paio di mesi. Inoltre svolgiamo un lavoro con l’ASI, l'Agenzia spaziale italiana e con Thales Alenia Space concentrato in particolare sulle simulazioni aerotermodinamiche".
L’IXV, che peserà circa 1800 Kg., ha dimensioni ridotte, meno di una decina di metri, e partirà racchiuso nell’ogiva del vettore, la quale poi si aprirà per consentire il suo distacco e la missione stabilita.
Al momento del rientro, raccoglierà dati importanti durante le fasi di volo supersonico e ipersonico (oltre 5 mila chilometri orari) tipici del rientro dal cosmo.
Tutto ciò servirà per la progettazione dei futuri veicoli spaziali abitati che l’Europa potrà costruire da sola o in collaborazione con altre nazioni.

Inoltre L'ESA sta puntando allo sviluppo di lanciatori di nuova generazione pronti a entrare in uso nel quinquennio 2020-2025 con l’accordo tra l’ESA appunto e il consorzio industriale Joint Propulsion Team, siglato nel 2009, per lo sviluppo di un prototipo di un nuovo primo stadio con un motore alimentato a propellente liquido.

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