lunedì 28 marzo 2011

La foglia artificiale che alimenta una casa



Questo prototipo di foglia riproduce il processo di fotosintesi che le piante utilizzano per convertire la luce solare in energia e acqua.
Alcuni studiosi l'hanno già definita "il Santo Graal della scienza" e affermano che grazie al suo ulteriore sviluppo, ogni casa del futuro potrebbe riuscire a produrre autonomamente l'energia elettrica di cui ha bisogno.
Questa cella solare, sviluppata da un gruppo di ricerca del Massachusetts Institute of Technology MIT, guidato dal professor Daniel Nocera e presentata al 241esimo meeting nazionale dell'American Chemical Society ad Anaheim, in California, è grande più o meno quanto una carta da gioco ma più sottile e riproduce il processo di fotosintesi clorofilliana delle piante trasformando la luce del sole e l'acqua in energia con una sostanziale differenza: l'energia prodotta dalla foglia artificiale è 10 volte superiore a quella creata dalla fotosintesi naturale e per questo potrebbe fornire una soluzione economica alla crisi crescente di energia del terzo mondo.
Il dottor Daniel Nocera, che ha guidato il team di ricerca, ha dichiarato: "Una foglia artificiale è stata già studiata della scienza per decenni. Ora crediamo di esserci riusciti. Il nostro obiettivo è far sì che ogni casa abbia la propria centrale elettrica. Si possono immaginare villaggi in India e in Africa che tra non molto potranno acquistare un conveniente sistema di alimentazione basato su questa tecnologia."
Infatti circa dieci anni fa, John Turner, ricercatore del "National Renewable Energy Laboratory" NREL di Boulder, in Colorado, aveva creato il primo prototipo di foglia artificiale, ma il suo costo era troppo elevato e l'energia prodotta durava solo un giorno.
La cella del MIT invece, risulta davvero singolare: messa in un recipiente pieno d'acqua ed esposto al sole, essa impiega come catalizzatori dei materiali a base di nichel e di cobalto che sono in grado di accelerare le reazioni chimiche e di dividere l'acqua nei suoi due componenti principali, idrogeno e ossigeno.
Separati, i due elementi vengono inviati in una cella a combustibile e utilizzati per creare energia elettrica.
Gli studiosi stimano che oggi con meno di 4 litri d'acqua la foglia artificiale riesca a produrre l'elettricità necessaria per riscaldare una casa in un paese in via di sviluppo.
Nei laboratori, gli scienziati del MIT, hanno dimostrato che la foglia artificiale può funzionare continuamente per almeno 45 ore senza alcun calo di attività.
L'invenzione è pronta per essere commercializzata e il Tata, uno dei maggiori gruppi industriali indiani, ha già sottoscritto un accordo con i ricercatori del MIT per costruire nei prossimi 18 mesi una piccola centrale elettrica, grande quanto una cella frigorifera.
Per adesso lo sguardo è rivolto principalmente ai paesi in Africa e in Asia, ma ulteriori sviluppi di questa tecnologia la potrebbero rendere efficiente anche in Occidente e il professor Daniel Nocera ha così concluso: "La natura è alimentata tramite la fotosintesi, penso che il mondo futuro sarà alimentato dalla fotosintesi anche grazie a questa foglia artificiale".

2 commenti:

margheitin ha detto...

mi piace crederci.....
grazie per indicarci un sogno, una porta aperta sul domani in questo presente così angoscioso.....
quelli bravi come te ci riescono sempre!

Milly ha detto...

@margheitin: Sì, il presente è alquanto buio, ma poi questo, come altri piccoli raggi di sole, ci danno la speranza che il futuro sia un po' meglio. Almeno, ci si augura che possa essere così, la speranza non deve mai vacillare.
Un abbraccio, a presto.