domenica 27 febbraio 2011

Robonaut 2



Un Robonaut è un robot umanoide abile costruito e progettato alla NASA Johnson Space Center di Houston in Texas.
Il Robonaut 2 o R2, fa parte della missione STS-133 sullo Space Shuttle Discovery che qualche giorno fa è stato lanciato nel suo ultimo viaggio, verso la Stazione Spaziale Internazionale; sarà il primo robot umanoide abile nello spazio.
I vantaggi, soprattutto sulla ISS d'avere i Robonaut sono che tali robot possono essere incaricati di mansioni semplici e ripetitive o particolarmente pericolose perchè si avvicinano alla destrezza umana. Un esempio può essere la sostituzione di un filtro dell'aria che può essere effettuata senza creare nessun tipo di disturno agli esseri umani.
Inoltre potrebbe essere utile durante una missione diventando un precursore robotico, infatti R2 rispetto al suo predecessore Robonaut 1 (R1) è in grado di gestire una vasta gamma di strumenti di EVA e interfacce, ha una velocità di oltre quattro volte superiore, è più compatto, più abile, e comprende una gamma più profonda e più ampia di rilevamento. La sua tecnologia avanzata gli permette di utilizzare gli stessi strumenti che gli astronauti attualmente hanno in uso ed elimina quindi la necessità di strumenti specializzati solo per robot.
In conclusione R2 porterebbe essere utilizzato come avanscoperta in una missione sulla superficie dato che i suoi strumenti lo abilitano ad una messa a punto e ad un'indagine geologica, ciò non solo migliorerà l'efficienza nei tipi di strumenti, ma eliminerà anche la necessità di connettori specializzati robotici.
Questo robot umanoide che è stato sviluppato congiuntamente dalla NASA e dalla General Motors nell'ambito di un accordo di cooperazione per sviluppare un assistente robotico in grado di affiancare gli esseri umani, siano essi gli astronauti nello spazio o lavoratori degli impianti di produzione di GM sulla Terra, pesa 300 libbre ed è costituito da una testa e un busto con due braccia e due mani.
Ora che è a bordo della Stazione Spaziale Internazionale, gli ingegneri verificheranno il suo funzionamento in assenza di peso; la sua prima decade in orbita, sarà un banco di prova per il lavoro con umani e robot per la costruzione, la manutenzione e la scienza, infatti dapprima il suo aiuto sarà limitato alle operazioni in laboratorio Destiny della stazione, tuttavia futuri miglioramenti e modifiche potranno permettergli di muoversi più liberamente all'interno della stazione o al di fuori del complesso.
John Olson, direttore del NASA Exploration Systems Integration Office del quartier generale della NASA a Washington ha detto: "Questo progetto esemplifica la promessa che una futura generazione di robot può avere sia nello spazio sia sulla Terra, non per sostituire gli esseri umani, ma come compagni che possono svolgere ruoli chiave di supporto. Le potenzialità combinate di esseri umani e robot è un perfetto esempio della somma pari a oltre le parti. Esso ci permetterà di andare più lontano e raggiungere più di quanto possiamo immaginare, probabilmente anche oggi".

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