Una settimana fa, il 15 novembre, a Shanghai, in Cina, è scoppiato un incendio all'interno di un edificio di 30 piani in fase di ristrutturazione; le fiamme si sono diffuse rapidamente e gli operai e i residenti per cercare di sfuggire al fumo e alle fiamme si sono arrampicati sulle impalcature o si sono rifugiati sul tetto. Purtroppo, nonostante il rogo sia stato contenuto in quattro ore, 58 persone hanno perso la vita, e più di 70 sono rimaste ferite.
Alcune persone sono ora in custodia cautelare, tra cui alcuni operai privi della licenza di saldatori. Il governo di Shanghai si è assunto la responsabilità per l'incendio e per il lassismo esistente sulla sicurezza ordinando una revisione a livello nazionale delle misure di controllo incendi.
Ieri scadeva il settimo giorno dall'incendio, un giorno importante nella tradizione cinese per il lutto e le vittime sono state commemorate con preghiere e fiori dai parenti e da molte persone che si sono strette a loro nel cordoglio.
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