lunedì 22 novembre 2010

La tragedia dell'Water Festival a Phnom Penh



A Phnom Penh, capitale della Cambogia, la "Festa dell'acqua", la tradizionale festa cambogiana che si svolge durante la luna piena del mese di Kadeuk del calendario buddhista, si è trasformata in tragedia.
Al momento sono state contate 345 vittime e oltre 440 feriti.
Le cause effettive non sono ancora state chiarite, dal sito della Cnn si legge che a scatenare il panico, sarebbe stato un intervento della polizia, che avrebbe usato gli idranti per affrettare lo sgombero della folla che gremiva il ponticello sul fiume Tonle Sap, che divide la città dall'isola Diamond, inoltre la Cnn cita un giornalista del giornale in lingua inglese Phnom Penh Post, Steve Finch. La presunta scarica elettrica che avrebbe colpito alcune persone, secondo il cronista, potrebbe essere partita dai festoni di luci intermittenti che ricoprono le campate del ponte per la festività, colpiti dall'acqua.
Il governo cambogiano da parte sua, scrive la Cnn, ha negato che qualcuno sia rimasto fulminato. Ma un medico, che ha chiesto l'anonimato, ha riferito che diversi cadaveri hanno segni di scosse elettriche e che fra i morti vi sono anche dei poliziotti.

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