Era il 27 a.C. e a Marco Agrippa, primo imperatore romano, decise di far costruire il Pantheon.
Lui pensò sicuramente: "I posteri vedrammo l'opera mia e resteranno con tanto d'occhi!"
Infatti così accadde; nei lunghi anni che seguirono quella costruzione er Tevere biondo lambì le sponde e quante ne vide!
Mo semo dumila anni dopo er fatto e ce avemo fatto na figuretta coi musici der quintetto russo Bach Consort e con li spettatori.
Ma che me state a fà?
Era nato er Pantheon come la "casa degli dei" mica na robbetta da poco, poi da pagano diventò cristiano; mo è na chiesa aperta fino alle XVIII (scusate 18,00 ero entrata nella parte).
La custode, scattate le lancette inflessibile come un tedesco, ha dato disposizioni perchè la musica (per altro di Vivaldi) cessasse e gli spettatori (erano 500) uscissero.
L'Adoc, l'Associazione dei consumatori, si è subito attivata pretendendo un sanzionamento per il personale responsabile.
Mi domando: che colpa hanno i poverini?
Loro hanno ordini che devono eseguire, se nessuno dirama contrordini come possono prendersi l'arbitrio di violarli?
Vengano puniti con la gogna sulla pubblica piazza coloro che tali ordini hanno dato!
Troppo plateale? Magari, sì.
Però che bello sarebbe, per una volta, vedere foto e video che immortalano un'Italia diversa dove i veri colpevoli pagano per i loro errori, magari a tempo di musica!
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