sabato 2 gennaio 2010

Centrotavola dell'Epifania

Anche quest'anno, oltre agli adulti, avrò il piacere d'ospitare dei piccoli amici per il pranzo dell'Epifania.
Nel 2009 avevo realizzato il girotondo di Befane come centrotavola, per cui urge un'idea nuova per allietare la tavola e di conseguenza loro, i bimbi, per i quali si cerca sempre di rendere oltre che sereno, anche divertente lo stare a tavola.
Mi è balenata così l'idea di realizzare una calza; in definitiva un centrotavola più simbolico di così...
Come lo scorso anno, userò la tovaglia di raso blù; per i piatti invece ho pensato di cambiare utilizzando il servizio bianco di forma quadrata e le posate in acciaio satinato con il manico bianco. Nel centro della tavola, in bella mostra, metterò la calza con alcune candeline attorno e ora vi spiego come l'ho preparata.

Occorrente:
Cartoncino spesso 2 fogli
Carta crespa bianca 1 rotolo
Tulle bianco alto cm. 10 lungo cm. 50
Tulle blu alto cm. 10 lungo cm. 80
Carta lucida per regali blu
Candeline blu ovaloidi 6 con diametro di cm. 5
Ciotoline di vetro trasparente 6 con diametro di cm. 9
Nastro di organza bianco cm. 350 alto cm. 3
Sacchettini bianchi di piquet 10
Cotone idrofilo
Polistirolo
Matita
Forbici
Biadesivo
Pinzatrice
Archetto
Colla

Ho preso un cartoncino e con la matita vi ho disegnato una calza con il piede rivolto leggermente in basso; la lunghezza dalla sommità al tallone è di cm. 30, mentre dalla sommità alla punta del piede è di cm. 35; la larghezza è di cm. 16 sino alla caviglia dove si restringe a cm. 13; dalla caviglia al tallone (misura presa in diagonale) è cm. 20; dal collo del piede alla pianta è cm. 16, che si restringe verso la punta passando a cm. 12 sino a circa cm. 6.
L'ho ritagliata e l'ho sovrapposta all'altro cartoncino ripassandone il contorno.
Ne ho ripassato il contorno mantenendo la stessa misura per il piede, ma arrivata alla caviglia, mi sono tenuta più larga di circa cm. 3 per parte proseguendo a disegnare la gamba sino al bordo.
Ho preso la pinzatrice e partendo dai piedi, ho unito i due cartoncini con punti molto ravvicinati.
Ora ho una calza con la parte inferiore piatta e la superiore sollevata come se contenesse qualcosa.
Su questa parte (che per intenderci è rivolta verso di voi), dal bordo alla punta del piede, ho attaccato in senso orizzontale, alcune strisce di biadesivo sottile sul quale ho incollato il cotone idrofilo.
Il cotone l'ho utilizzato per due motivi: il primo per darle un'idea di "morbidezza" come una calza di lana e la seconda per evitare che si veda tutt'intorno ad essa, "l'orlo" formatosi pinzando le due parti del cartoncino.
Ho preso la carta crespa; su di essa ho appoggiato la calza tenendo la parte piatta verso di me, ma facendo in modo che la carta crespa superasse la calza di alcuni centimetri (per fare ciò bisogna posizionare la calza di sbieco rispetto alla carta; questo sarà utile per darle il giusto movimento sul punto caviglia, dove dovrete "stringerla" leggermente e sul tallone dove dovrete "allargarla" leggermente in modo che non si formino gonfiori antiestetici a lavoro finito).
Ho applicato una striscia di biadesivo su tutta la lunghezza della calza; partedo dal bordo sino alla caviglia ho incominciato a fissare sul biadesivo la carta crespa (ricordandomi di tenerla più alta di alcuni centimetri dal bordo). Arrivata al tallone l'ho leggermente allargata e ho continuato a fissarla al biadesivo, proseguendo con questa operazione per tutta la pianta del piede sino alla punta.
Ho applicato una striscia di biadesivo sulla carta crespa già fissata e vi ho attaccato sopra la carta crespa ripartendo dal bordo della calza e scendendo giù lungo la gamba, allargandola leggermente arrivata alla caviglia e proseguendo sino alla punta del piede.
In questo punto se non riuscite a chiuderla bene, fissatela al meglio con la pinzatrice; ritagliate la parte di carta crespa in esubero e con la carta lucida blu fate un cappuccetto (tipo la punta di colore opposto di certe calze) che incollerete con normalissima colla in stick.
Ora la calza è tutta coperta dalla carta crespa: la parte di essa che spunta oltre il bordo va ripiegata verso l'interno e incollata per evitare che si veda il cartoncino.
Ho preso il tulle bianco e il tulle blu; questo l'ho diviso in due parti lunghe ciascuna cm. 30: ora ho tre strisce di tulle, una bianca e due blu lunghe cm. 30 e alte cm. 10.
Ognuna delle tre parti l'ho piegata a metà e sovrapponendole le ho pinzate, poi con le strisce di tulle ho formato una treccia (questa deve risultare "gonfia" quindi non tirate nell'intrecciare le parti; mettete la striscia di tulle bianco nel mezzo al momento di pinzarle).
La treccia ottenuta l'ho attaccata, con punti nascosti di pinzatrice, lungo il bordo della calza facendo in modo che l'inizio e la fine di essa rimanesse sotto la calza.
Ho preso la carta lucida blu; sul suo rovescio ho disegnato una scopa lunga circa cm. 12 (la classica scopa della Befana), l'ho ritagliata, l'ho incollata sul cartoncino, ho ritagliato anch'esso e l'ho incollato sulla "gamba" della calza.
Ho ritagliato il polistirolo in cubetti (uno con lato di cm. 2 x 2; due con lato di cm. 6 x 6) e parallelepipedi (due con lato di cm. 4 x 2 e profondi cm. 2; tre con lato di cm. 10 x 5 e profondi cm. 5), li ho rifasciati tutti con la carta blu e con l'aiuto del biadesivo ho fissato su un loro lato un ciuffetto di tulle bianco per dare l'idea di una coccardina; (un quadratino di tulle doppio bloccato al suo centro da un punto di pinzatrice e applicato al "pacchetto" col biadesivo), i piccoli li ho incollati sulla parte esterna della calza col biadesivo.
Ho inserito nella calza del cotone (dalla caviglia a circa cm. 5 dal bordo) e l'ho ricoperto con un pezzo di carta crespa.
Questa "imbottitura" mi serve perchè gli altri "regalini" (i più grandi), non spariscano dentro la calza, ma spuntino da essa, proprio come se fosse stracolma di doni.
I "regalini" li ho fissati qua e là col biadesivo e ho aggiunto qualche ciuffetto di tulle bianco e blu sia per nascondere lo scotch, sia per riempire l'apertura della calza.
Per ritagliare il polistirolo ho usato l'archetto adatto allo scopo cioè si scalda il filo di metallo e il taglio è facile; se non avete polistirolo (un recupero di qualche imballaggio), né l'archetto, sono in vendita dei "pacchettini-regalo" già pronti, che potete usare eventualmente rifasciandoli con carta colorata più consona alla vostra calza o con stoffa (vi consiglio di incollare la stoffa su tutti i lati del pacchetto per non impazzire!).
Se siete sarte provette potete benissimo rivestire anche la calza con della stoffa o con fodera pesante lucida.
Il giorno della Befana sistemerò le sei candeline attorno alla calza (un gruppetto di tre da un lato e l'altro dal lato opposto) ; sono già pronte con le candeline fissate al loro interno con una goccia di colla liquida (tipo Attak), per non fare danni essendoci dei bimbi a tavola.
Anche il nastro di organza l'ho già preparato; l'ho tagliato in parti lunghe cm. 35.
Con ogni parte legherò ogni tovagliolo (piegato a triangolo e arrotolato).
Aggiungerò anche il sacchetto con un bonbon all'interno per ciascun ospite in alternativa ai classici segnaposto: farò passare il nastro di organza attorno al tovagliolo arrotolato (non stretto), farò un nodo, infilerò il cordoncino che chiude i sacchettini dentro un suo capo, farò un altro nodo e una semplice gassa.
In sostanza: sul tovagliolo blu rimarrà appoggiato il sacchetto tenuto in posizione dal nastro d'organza; di questo farò in modo che le code ricadano laterali verso la tovaglia.
I sacchettini che userò il giorno della Befana, sono normalmente utilizzati come bomboniere; quelli che ho acquistato sono in piquet bianco (il piquet è un tessuto di cotone con motivi in rilievo: i miei sacchettini hanno dei puntolini) con il bordo ondulato e un cordoncino per chiuderli posto a circa cm. 1,5 da esso.
E' ovvio che se non avete tanto ospiti, la tavola è in misura più corta rispetto a quella che userò io, quindi dovete ridurre le misure della calza; se invece volete lavorare di più potete fare due o tre calze più piccole anzichè una sola, in ogni caso spero vi sia utile anche questa idea come lo sono state le altre dei vari Centrotavola da me preparati in precedenza.
Per ora quindi, vi auguro buon lavoro... per gli auguri, ci rileggiamo...

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