E siamo nel 2010; per "fortuna", almeno in alcune cose, siamo rimasti non all'anno precedente, ma a lustri fa.
Invece di pubblicare foto decenti dei bellissimi fuochi d'artificio esplosi a Savona e ad Albissola (Albissola con due esse; ci si riferisce ad Albissola Marina), viene messo in rilevanza un cassonetto stracolmo di bottiglie, per altro di Genova, e viene evidenziato polemicamente un errore di inizio dei "botti".
Posso affermare che sia io, che familiari e amici (eravano insieme sul terrazzo) avevamo gli orologi in ordine, di conseguenza a noi non risulta nessun errore di inizio; anzi la precisione è stata Svizzera.
Daccordo che siamo in Liguria e il "mugugno" è abituale, ma farlo anche quando non è necessario da tanto fastidio, anzi provoca eritemi cutanei che per conseguenza, bisogna mitigare con risposte educate e pronte.
Può darsi che ad Albissola abbiano iniziato a far scoppiare "alcuni" (cito l'articolo) fuochi (ma poi da chi?) tre minuti prima della mezzanotte, ma ciò non ha tolto la bellezza dello spettacolo, di cui non viene spesa una parola per nessuna delle due città che comunque hanno festeggiato il nuovo anno nonostante la crisi (così prosegue l'articolo).
Anche in questo caso resto perplessa; non ho idea di cosa significhi!
Cosa si dovrebbe fare per rendere più briosa una festa? E' già una festa, quindi... Cosa si sarà mai aspettato chi ha scritto l'articolo? Mah!
Dal punto di vista editoriale se non "scorre il sangue, la notizia langue" e questo posso anche sforzarmi di capirlo, ma rimanere delusi, e questo è tra le righe, perchè tutto è andato bene è ridicolo; e allora attacchiamoci ai presunti "tre minuti"!
Per inciso vorrei anche dire che non c'è nessun antagonismo tra Savona e Albissola, anzi la loro vicinanza, che ormai è quasi un tuttuno, ne esalta le peculiarità apprezzate da molti.
Concludo con un suggerimento: se non si ha voglia di scrivere un articolo solo perchè si vorrebbe essere in un altro luogo, è molto meglio darsi malati; ciò non dovrebbe essere difficile considerando tutte le pandemie che circolano...
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