lunedì 4 gennaio 2010

Gomme per il freddo e oltre

Se abitate nella provincia di Como o in Val d'Aosta, dove sono obbligatorie, sapete già tutto, ma per tutti gli altri che scorrazzano per diletto o necessità lungo le strade del nostro Paese può essere un buon suggerimento.
Si parla di gomme M+S (mud and snow, fango e neve).
«Anche in assenza di neve, ma con il freddo intenso che si verifica nei tre mesi invernali in quasi tutt’Italia, lo pneumatico invernale garantisce prestazioni migliori. E i costi vanno valutati con attenzione — spiega Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma — perché mentre si viaggia con il treno invernale non si consuma quello estivo, che rimane in garage e dura più a lungo ». Sempre che in garage ci sia posto, chiaro. L’alternativa? «Con circa 30 euro l’anno i gommisti offrono un servizio di custodia», spiega Guido Schiavon, di Federpneus.

E sempre a proposito di gomme che ne dite di un tipo ecologico?
Da una parte il petrolio perde lo status di materia pri­ma a favore di caucciù, olii na­turali e succo d’arancia (Yokohama) o pula di riso (Pirelli). Dall’altro, cambia il processo produttivo per ridur­re l’impatto ambientale. E quel minimo impatto viene compen­sato con opere di riforestazio­ne. Il tutto migliorando le pre­stazioni della gomma in tenuta di strada, frenata, velocità...
Se Peu­geot ha fatto scuola con il «Poz­zo di carbonio» (2 milioni di al­beri piantati nella Foresta Amazzonica), Yokohama dimo­stra di aver imparato la lezione con Forever Forest: 500mila al­beri piantati entro il 2017 accan­to ai sui siti produttivi
.

E arriviamo alle calze non della Befana, ma per le gomme in poliestere.
Danno vantaggi:
aumentano l’attrito fra pneumatico e fondo stradale innevato o ghiacciato: non provocano rumore o vibrazioni; sono lavabili, riutilizzabili, leggere e comode da trasportare; non danneggiano i cerchioni; sono disponibili per gomme di tutte le taglie; sono particolarmente adatte ai veicoli che montano, per mancanza di spazio, gomme non catenabili.
Difficoltà:
vanno usate soltanto su ghiaccio e neve compatta; sulla neve disfatta (comunque scivolosa) non funzionano; devono essere rimosse non appena cambiano le condizioni dell’asfalto, perché altrimenti, oltre a non funzionare, si logorano in fretta; sono un aiuto provvisorio; sopportano la velocità massima di 50 orari.
Problemi:
le calze, in Italia, non sono omologate; in caso d’incidente l’assicurazione non paga e può addirittura rivalersi sul cliente che, montando le calze, ha di fatto manomesso le caratteristiche costruttive e prestazionali del veicolo; se vengono usate sulle strade in cui vige l’obbligo di catene si rischia la multa da 38 a 78 euro, il taglio di tre punti sulla patente e il fermo dell’auto.

Ora pensateci un po' su; l'inverno è iniziato il 21 dicembre e freddo, pioggia, neve e gelo sono qui, non dite poi che non ve l'ho detto!

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