Helen Musselwhite, che abbiamo imparato a conoscere 12 anni fa proprio qui sulle pagine di TulipanoRosa, ha iniziato la sua carriera artistica nel campo del graphic design e dell'illustrazione, ma è stata la carta a rivelarsi la sua vera passione. Musselwhite trasforma semplici fogli in intricati paesaggi narrativi, dando vita alla natura attraverso strati delicati e composizioni pensate con cura.
La sua ispirazione trae origine dai paesaggi della campagna vicino a Manchester, catturando la bellezza delle piante e della fauna selvatica con un'eleganza artigianale senza tempo e profondamente personale.
Come racconta Design You Trust, le sue opere sono una celebrazione della vita e della bellezza che ci circonda. Con il suo approccio unico, riesce a trasformare la carta in un mezzo per esprimere la meraviglia del mondo naturale, incoraggiando tutti noi a guardare oltre il superficiale e ad apprezzare i dettagli che spesso trascuriamo.
Ogni sua creazione racconta una storia che invita lo spettatore a esplorare mondi fatti di carta dove la luce gioca con le ombre e ogni strato rivela dettagli sorprendenti.
Daniel Arsham ha concentrato la sua attenzione artistica sui labirinti e sul modo in cui questi possono sovrapporsi al corpo umano. Questo interesse ha dato vita a sculture evocative che oscillano tra passato, presente e futuro.
Le opere ritraggono tipicamente donne di profilo, le cui teste sono integrate in forme architettoniche e intricati dedali, sfruttando le curve naturali della struttura facciale per trasformarle in scale a chiocciola, archi monumentali e stanze buie sormontate da colonne.
Uno degli aspetti più affascinanti di queste sculture è la loro dualità: da un'angolazione, le teste appaiono normali con volti intatti, mentre da un'altra prospettiva si rivelano come tortuosi ambienti popolati da statue classiche. Questo richiede agli spettatori di adattare la propria visione e i propri movimenti, offrendo un'esperienza immersiva e dinamica.
Arsham descrive queste opere come un mix di riferimenti a rovine antiche, templi e un tocco di brutalismo. L'effetto finale è un amalgama di elementi che sembrano provenire da diverse epoche, esistendo al di fuori di un periodo temporale specifico.
Arsham sottolinea l'importanza della scultura nel guidare il movimento delle persone e la loro esperienza nello spazio. Alcuni momenti sembrano aperti e leggeri, mentre altri appaiono più compatti e densi, creando un contrasto emozionante.
Le sculture labirintiche di Arsham, che si possono ammirare anche sul profilo Instagram dell'artista, sono arricchite dalla loro materialità. Realizzate in bronzo, sabbia e altri materiali conferiscono una sensazione grezza e robusta. Queste opere sono progettate per rivivere in uno spazio intermedio tra antiche rovine e scultura, tra memoria e invenzione.
Gregory Euclide, artista del Minnesota, crea collage a tecnica mista esplorando la natura attraverso la lente dell'esperienza umana.
"Torn: Double Sun"
I contorni snodati organicamente suggeriscono rilievi poco profondi; le botaniche della prateria foraggiate completano i materiali creati dall'uomo; i paesaggi astratti emergono da disegni, fotografie, carta strappata, vernice e altro ancora.
"Plat Map"
Una dichiarazione della galleria Hashimoto Contemporary per Assembled Lands, la mostra personale di Euclide, spiega: "L'artista strappa e sovrappone questi elementi per costruire un nuovo spazio pittorico che assomiglia più accuratamente al modo in cui prende la terra".
"Torn: Silhouette"
Suddividendo le sue osservazioni della natura nelle sue parti fondamentali, Euclide fonde panoramiche di alberi, arbusti, prati e l'orizzonte con i dettagli intimi di foglie o rami.
"Torn Landscape Spun"
Ogni collage fonde forme riconoscibili e terreno con forme astratte e spirali o vortici compositivi. L'effetto gioca con la percezione e la nostra comprensione delle relazioni tra piattitudine e profondità, terra e cielo, natura e noi stessi.
"Random Invader Memory"
La mostra di Gregory Euclide Assembled Lands, parte da oggi, 17 maggio e termina il 14 giugno a New York City. Si possono ammirare altri interessanti collage dell'artista sul suo sito web.
L'artista olandese Patrick Bergsma illustra la forza e la resilienza della natura abbinando porcellane e bonsai. Rami fioriti, radici nodose e muschi lussureggianti si espandono, trasformano e crescono dai frammenti di pregiati vasi.
"Apple Blossom"
Attratto dagli oggetti da collezione che riempivano il negozio e la casa dei suoi genitori antiquari, Bergsma ha iniziato a sviluppare la sua pratica.
"Arita"
Circondato da arte e oggetti storici, in questa serie: Expanding China Series, l'artista ha voluto fare riferimento alla ricca storia globale della porcellana.
"Imari Blossom"
E Bergsma spiega: "Quello che chiamiamo tipicamente olandese, come il blu di Delft, era originariamente un tentativo di imitare la popolarissima porcellana importata dalla Cina e dal Giappone. In questa serie, uso spesso queste 'imitazioni' del XVII secolo combinate con elementi naturali come il bonsai e l'ikebana."
"Makkum Blues"
L'artista inizialmente usava veri bonsai malati o morti, incorporandoli in vasi rotti. Consapevole della possibilità di far rivivere gli esemplari malati, iniziò a ricreare versioni realistiche usando fibra di cocco, polimeri, caolino e quarzo. Una crescente collezione di bonsai nel giardino del suo studio gli fornisce il riferimento perfetto per scegliere colori e materiali giusti per repliche convincenti.
A sinistra:"Falling Branch". A destra:"Intertwined"
Si possono ammirare molte altre opere di Patrick Bergsma visitando il suo sito web e la sua pagina Instagram.
Euroflora 2025, la Mostra internazionale di piante e fiori, ritorna alle origini nel rinnovato Waterfront di Levante a Genova.
Nata nella seconda metà degli anni '60 da un'intuizione geniale di Carlo Pastorino, l'allora presidente della Fiera di Genova, che immaginava una straordinaria rassegna dedicata a fiori e piante. Una manifestazione al pari delle floralies più celebri al mondo come Gand, Nantes e Budapest. Il progetto venne affidato al segretario generale Giuseppino Roberto, il quale, grazie anche all'impegno dei floricoltori genovesi e liguri, sviluppò l'idea del presidente dando vita alla prima edizione di Euroflora: un autentico spettacolo della natura.
Il lettering e il celebre logo che da sempre identificano Euroflora nascono nella fase iniziale, dalla creatività dell'artista Emanuela Tenti. Le due astratte corolle contrapposte e imperfette con caratteri grafici volutamente anticonvenzionali hanno avuto grande successo vincendo anche competizioni internazionali.
Dopo le due edizioni straordinarie del 2018 e del 2022, allestite negli spettacolari Parchi di Nervi, quest'anno Euroflora ha unito la bellezza dei fiori e delle piante con l'altrettanta bellezza del Waterfront di Levante.
L'incanto dell'azzurro del mare, i colori dei fiori, le piante, il loro profumo, hanno reso il percorso indimenticabile. Come potete osservare nelle foto scattate da Tiziano Caviglia.
Non solo la parte poetica ha dato lustro a questa edizione, ma le nuove tendenze nella progettazione dei giardini con soluzioni più innovative in fatto di risparmio energetico e di sostenibilità ambientale.
Numerosi gli eventi che a Genova ma anche in tutta la Liguria sono nati ispirati da Euroflora e che vogliono celebrarla. Alcuni si sono svolte nelle settimane precedenti, per aspettare insieme Euroflora, mentre altri saranno in contemporanea per far vivere tutta la città di eventi dedicati ai fiori.
Una piacevole giornata, con tanti spazi per potersi sedere per apprezzare al meglio ciò che c'era da guardare, annusare, valutare e decidere anche se portare a casa qualche nuovo fiore o pianta per abbellire il nostro giardino o terrazzo.
Se per vari motivi quest'anno non avete potuto recarvi a Genova, avete tempo per organizzarvi per la prossima edizione che sarà nel 2028.