sabato 19 ottobre 2019

Frammenti di ceramica preziosi sono celebrati in nuove reinterpretazioni di Bouke de Vries



Bouke de Vries fa un lavoro entusiasmante: assembla e reinterpreta ceramiche storiche in nuove sculture.



L'artista olandese ha studiato presso il prestigioso Central St. Martin a Londra e ha lavorato nell'alta moda prima di dedicarsi alla conservazione e al restauro della ceramica nei primi anni '90, professione che ha imparato al West Dean College.



Affrontando i dilemmi morali sulla valutazione dei manufatti imperfetti nella sua pratica professionale, de Vries sfida il valore dell'imperfezione, del danno e della storia culturale nelle sue opere.



Piatti cinesi diventano la coda multicolore di un pavone, un vaso di turchese frantumato trova una nuova funzione come contenuto di un'anfora di vetro trasparente, piccoli frammenti di porcellana si tramutano in una rosa e nelle spine del suo gambo e una serie di piatti bianchi e blu si compongono a formare una mappa della Cina.



E come non rimanere affascinati dall'installazione sita nella sua casa londinese e sistemata alla maniera di Daniel Marot composta da frammenti di ceramiche domestiche bianche di Delft salvate dalle discariche del XVII e XVIII secolo e parzialmente rimesse insieme.
Da notare che tra questi cocci vi sono due vasi per pittura di piccoli artisti con ancora il pigmento, come forse una volta venivano usati da - chi lo sa? - Vermeer o Rembrandt.



In una dichiarazione sul suo sito Web, l'artista spiega: "Invece di nascondere le prove di questo episodio più drammatico nella vita di un oggetto in ceramica, sottolineo il loro nuovo status, instillando nuove virtù, nuovi valori e muovendo le loro storie in avanti ... Dove persino una crepa quasi invisibile, un minuscolo chip o un dito rotto rende un oggetto un tempo prezioso praticamente inutile, letteralmente non vale il costo del ripristino. C'è qualcosa di incongruo nel fatto che un tale oggetto, sebbene sia ancora permeato di tutte le abilità necessarie per realizzarlo - che si tratti del Worcester, del Kang-xi o del Sevres del primo periodo - può essere facilmente consegnato alla pattumiera della storia".



Il lavoro di De Vries ha chiaramente raggiunto l'apice di accordo con gli spettatori: espone ampiamente, solo nel 2019 ha esposto opere alla Hillwood House di Washington, alla Mesher Gallery di Istanbul, al Museo di Belle Arti di Montgomery, in Alabama, al Museo Kuntsi di Vaasa, in Finlandia, al Museo Royal Worcester e alla Biennale di Ceramica di Taiwan a Yingge, Taiwan.



L'artista è rappresentato da gallerie nei Paesi Bassi, negli Stati Uniti e nel Regno Unito.



Si può scoprire di più sul lavoro di de Vries e rimanere aggiornati sulle ultime mostre di questo artista restauratore che anziché ricostruire, decostruisce, invece di nascondere le prove della rottura di un oggetto sottolinea il suo nuovo status instillandovi nuove virtù, nuovi valori e portando avanti la sua storia, visitando la sua pagina Instagram.

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