martedì 18 agosto 2015

La palma "Matusalemme" nata da un seme antichissimo



La palma da datteri della Giudea prosperò in Israele ed è stata menzionata un paio di volte anche nella Bibbia. Purtroppo migliaia di anni di guerra distrussero i boschetti di palme che quindi si estinsero.

Normalmente si ritiene che quando una specie è estinta non vi è la possibilità di riprodurla. C'è da dire che questa convinzione non tiene conto di quanto tempo i semi possano rimanere dormienti e vitali.



Durante gli scavi presso il sito del palazzo di Erode il Grande in Israele nei primi anni del 1960, gli archeologi portarono alla luce una piccola scorta di semi stivati ​​in un antico vaso di creta vecchi di 2000 anni. Per i successivi quattro decenni, gli antichi semi sono stati tenuti in un cassetto dell'Università Bar-Ilan di Tel Aviv, ma nel 2005 il ricercatore botanico Elaine Solowey ha deciso di piantarne uno per vedere se avrebbe germogliato. "Dopo tutto questo tempo il seme dovrebbe aver esaurito la sua vitalità. Come potrebbe essere altrimenti?" spiegò Solowey. Ma venne presto smentito dai fatti.

La palma che è nata da quel seme è stata chiamata Matusalemme e dieci anni dopo, non solo è fiorente, ha prodotto il polline che è stato utilizzato per germinare i semi di una palma selvatica e probabilmente un giorno i boschetti di palma da dattero, che in ebraico si chiama Tamar, ombreggeranno di nuovo i terreni di Israele e cosa assai importante potrebbe produrre i famosi e dolcissimi frutti un tempo considerati simbolo di grazia ed eleganza tanto che tale nome veniva conferito alle bambine come ad esempio re Davide che chiamò sua figlia proprio Tamar.

Nessun commento: