La missione aerea della NASA sopra l'Antartide ha misurato il cambiamento dei ghiacciai.
Tale operazione è particolarmente importante per stabilire le eventuali differenze del livello dei mari ma anche perché parte dei ghiacciai, che raramente sono visitati dagli esseri umani, sono stati mappati.
"Operation IceBridge" nello scorso mese di ottobre e in questo inizio di novembre, ha tracciato la continua accelerazione e la rapida perdita di massa del ghiacciaio di Pine Island nell'Antartide Occidentale, a sud di Cile e Argentina, fatto che ha avuto inizio attorno al 2006.

Questo crack, che si estende per almeno 18 chilometri con una profondità di 50 metri, potrebbe produrre un iceberg con una massa di più di 800 chilometri quadrati.
E' la prima volta che tali misurazioni così dettagliate di una spaccatura di un ghiacciaio vengono effettuate per via aerea.
La zona era già monitorata dal satellite della NASA ICESat.
L'integrazione di queste fonti con i dati relativi al sorvolo dell'Antartide Occidentale grazie all'Operation IceBridge, hanno permesso agli scienziati di stimare i cambiamenti altimetrici della superficie del ghiacciaio.


I due aerei interessati nell'Operation IceBridge sono il DC-8, utilizzato come laboratorio volante e un Gulfstream-V (GV).
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