mercoledì 27 aprile 2011

La NASA invita a viaggiare con le Voyager verso lo spazio interstellare



Domani, giovedì 28 aprile, la NASA terrà uno speciale aggiornamento scientifico per discutere l'inedito viaggio dei veicoli spaziali gemelli "Voyager" ai confini del nostro sistema solare.
L'evento si terrà al quartier generale della NASA, a Washington e sarà trasmesso in diretta su NASA Television e in streaming su http://www.nasa.gov.
Inoltre, l'evento sarà effettuato in diretta su Ustream, con una finestra di chat dal vivo disponibile su http://www.ustream.tv/nasajpl2.

Dopo 33 anni nello spazio, le Voyager sono ancora operative e continuano a trasmettere dati da circa 16 miliardi di chilometri di distanza dal nostro sole.
Con le sonde Voyager, qualcuno lo ricorderà, vennero lanciati nello spazio una
raccolta di immagini e di suoni come messaggi rappresentativi della Terra nel caso le sonde avessero intercettato eventuale vita in altre parti della galassia.

I partecipanti sono:
- Ed Stone, scienziato, progettista di Voyager e professore di fisica presso la California Institute of Technology di Pasadena.
- Ann Druyan, direttore creativo e progettista del messaggio interstellare di Voyager vedova del co-autore Carl Sagan.
- Suzanne Dodd, responsabile del progetto Voyager, presso la NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena.
- Merav Opher, ospite, ricercatore e assistente, professore di astronomia presso l'Università di Boston.

Per ulteriori informazioni sulla sonda Voyager, potete visitare il sito: http://www.nasa.gov/voyager
Per i video NASA TV streaming e informazioni di downlink, potete visitare il sito: http://www.nasa.gov/ntv

L'immagine che rappresenta le sonde Voyager, è stata riprodotta da un artista; in essa si possono vedere i due veicoli spaziali della NASA, esplorare una turbolenta regione dello spazio conosciuto come il heliosheath, il guscio esterno della bolla di particelle cariche attorno al nostro sole.
Esso, emana un flusso di particelle cariche che formano una bolla intorno al nostro sistema solare, nota come eliosfera.
Il vento solare viaggia a velocità supersonica fino a che non attraversa un'onda d'urto chiamata termination shock.
Quella parte del nostro sistema solare è mostrato in blu scuro; Voyager 1, lanciata da Cape Canaveral il 5 settembre 1977, ha attraversato la termination shock nel dicembre 2004 e Voyager 2, lanciata anch'essa da Cape Canaveral, ma il 20 agosto 1977, lo ha fatto nel mese di agosto del 2007.
Al di là della termination shock c'è la heliosheath, visibile in grigio, dove il vento solare rallenta drasticamente verso il basso e si riscalda.
Fuori da questi due settori, c'è un territorio dominato dal vento interstellare, che in questa immagine, soffia da sinistra; come il vento interstellare si avvicina all'eliosfera, si forma un arco shock, rappresentato dall'arco luminoso.

Le sonde Voyager sono state costruite dalla NASA Jet Propulsion Laboratory di Pasadena, in California, divisione del California Institute of Technology, che continua ad operare su questi veicoli spaziali.
Le missioni Voyager fanno parte dell'Osservatorio di eliofisica della NASA, promosso dalla Divisione eliofisica del Science Mission Directorate.

1 commento:

antonj sciole ha detto...

il 28 aprile si è svolta una conferenza da parte tutti i personaggi per commentare schematicamente la situazione dei vojager e la situazione di oggi.------io sono un po avanti con l,eta- come del resto i responsabili dei vojager,--siano essi piu giovani---ma siccome ho seguito da l,inizio l,avventura medesima.---mi dispiace a non poter sapere il risultato della conferenza del 28 04 011---spero di leggerlo in altraa occasione grazie antonio