Prodotti dal colosso dell'elettronica giapponese Nec, sono cartelloni interattivi in grado di riconoscere i desideri dei passanti e di proporre spot fatti su misura.
Per ora sono in grado di riconoscere istantaneamente l'età media, il genere e l'etnia del passante e dopo pochi attimi di reclamizzare un prodotto che il software ritiene possa interessare il consumatore.
La società giapponese ha fatto sapere che intende esportare gli stessi cartelloni anche in Europa e negli Usa per conquistare i consumatori occidentali.
Marc Rotenberg, direttore dell'Electronic Privacy Information Center (Epic), un centro di ricerche di Washington che s'interessa di protezione della privacy, ha affemato: " Non ci aspettiamo che il cartellone si ricordi di noi, ma è proprio quello che sta accadendo adesso. Le società sono molto impazienti di conoscere i nostri desideri e una volta che queste pratiche saranno all'ordine del giorno sarà davvero difficile tornare indietro".
Di tutt'altro avviso la Nec, che in un comunicato, dichiara: "Visto che il nostro sistema non memorizza le immagini - memorizza solo i risultati analizzati cioè l'età dei passanti e il loro genere, sulla base di quelle immagini riteniamo non vi sia alcun pericolo per la privacy".
Questa notizia del Guardian è interessante a livello tecnologico e intrigante per tutto il seguito di chiacchere, commenti, trasmissioni che ne deriveranno.
Nessun commento:
Posta un commento