domenica 11 luglio 2010
Otacool 2 dove impazzano i cosplayer
"Cosplayer" è la contrazione dei termini inglesi "costume" e "play"; indica il desiderio di abbigliarsi come personaggi dei fumetti, dei videogame, dei film o dei cartoni animati, sfilando a fiere, eventi, e recitando a volte piccole scene.
Questa moda o mania o pazzia, è cominciata a Tokyo e dintorni alla fine degli anni Settanta, quando alcuni ragazzi, presero a vestirsi come Lamù, protagonista di una serie animata.
Danny Choo, figlio di Jimmy Choo, stilista anglo-malese, è il curatore del secondo volume di una collana dedicata alla cultura otaku, parola giapponese un tempo usata in maniera dispregiativa per definire chi dai giochi elettronici o dai manga è ossessionato, ora sfoggiata con orgoglio, da qui "Otacool", altro neologismo frutto dell'unione di "otaku" e "cool".
Otacool 2, è il libro realizzato grazie alla partecipazione di migliaia di appassionati sparsi fra Asia, Europa e Americhe, appena uscito nelle librerie online per Kotobukiya (128 pagine, circa 28 euro).
In esso Danny Choo, ha raccolto foto e testimonianze dei cosplayer.
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