martedì 29 giugno 2010

Il Piccolo Principe di Saint-Exupéry



Antoine de Saint-Exupéry scrittore e aviatore francese, sul finire della Seconda guerra mondiale, nel cielo della Corsica, venne abbattuto colpito da un caccia tedesco della Luftwaffe, ma la verità sulla sua fine, venne accertata solo nel 2008.
Nel 2000, centenario della nascita, era nato a Lione nel 1900, gli è stato intitolato l'aeroporto di Lione, fino a quel momento chiamato Lyon Satolas.
Scrisse molti romanzi, ma "Il piccolo principe" "Le Petit Prince", ha avuto una notorietà internazionale infatti è stato tradotto in centoquindici lingue e stampato anche in caratteri arabi e cirillici; oggi è uno dei libri più venduti.
IL romanzo è scritto in forma di favola e affronta temi come il senso della vita e il significato dell'amore e dell'amicizia; venne illustrato dallo stesso Saint-Exupéry, con disegni semplici e un po' naïf ad acquarello che sono diventati celebri quanto il racconto.
Oggi ricorre il 110° anniversario della nascita di quest'uomo che trascorse la vita volando nei cieli di mezzo mondo e forse proprio in quel contesto presero forma le idee per i suoi scritti tra i quali il Piccolo Principe.
Nel primo capitolo del libro, ad un certo punto, Saint-Exupéry gli fa dire:
"Les grandes personnes ne comprennent jamais rien toutes seules, et c'est fatigant, pour les enfants, de toujours et toujours leur donner des explications".
"I grandi non capiscono mai niente da soli e i bambini si stancano, a spiegar loro tutto, ogni volta".

Auguriamoci che alla fine, siano più pazienti di quanto pensasse l'autore.

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