domenica 22 novembre 2009

Le 50 invenzioni del 2009 per Time

Il razzo Ares I secondo il Time è l'invenzione del 2009.
L'Ares I è stato progettato per una nuova stagione di viaggi nello spazio, verso la Luna e, forse, verso Marte. Il primo prototipo dell'Ares è stato lanciato ad ottobre e nelle intenzioni della Nasa, con il modulo Orion, manderà in pensione lo shuttle.

Twittare con la mente (nono posto).
Non è un invito a riflettere bene prima di spedire un messaggio sul sistema di microblogging Twitter, ma un'interessante ricerca portata avanti dall'università del Wisconsin. L'aprile scorso Adam Wilson è riuscito a spedire un messaggio di 23 caratteri utilizzando un casco di elettrodi che registrava le variazioni della sua attività celebrale e concentrandosi su uno schermo con delle lettere luminose. I tempi sono ancora lenti (circa 8 caratteri "pensati" al minuto), ma si tratta di una speranza per le persone affette da paralisi totale.

La bici elettrica (quindicesimo posto).
Con un design che si ispira ai vecchi velocipedi, la YikeBike è in realtà una bicicletta dotata di motore e freni elettrici, ma a cui mancano i pedali. Pesa 9 chili e può raggiungere i 20 chilometri orari.

Il ventilatore senza pale (ventunesimo posto).
Grandi o piccoli, con tante marce o con una sola, i ventilatori non sono mai cambiati. Una piccola rivoluzioni nel mondo delle pale per il refrigerio arriva dall'Air Multiplier di James Dyson. In questo caso le ventole sono presenti, ma si nascondono nella pancia del dispositivo.

Il pinguino robot (ventiseiesimo posto).
Realizzati dalla tedesca Festo, gli AquaPenguin riproducono le fattezze degli uccelli che abitano l'antartico. Possiedono un sonar 3D che gli permette di riconoscere gli ostacoli e nuotare in gruppo.

Il monociclo del futuro (ventisettesimo posto).
Prodotto dalla giapponese Honda, l'U3-x è un particolare tipo di monociclo che permette al suo guidatore di deciderne la direzione grazie allo spostamento del peso corporeo.

Muri viventi (trentunesimo posto).
Un po' giardini verticali e un po' opere d'arte, le creazioni di Patrick Blanc sono composte da decine di specie vegetali diverse e sopravvivono grazie a un complesso sistema di irrigazione e fertilizzazione.

La Formula 1 tutta da mangiare (quarantesimo posto).
Prendete uno dei mezzi più inquinanti in circolazione come una monoposto da corsa, e trasformatela in un'auto eco-compatibile. Il progetto "Worldfirst" ha messo a punto una vettura di Formula 3 costruita in parte grazie al riciclo di materiali di scarto e all'uso di sostanze ecologiche come le carote, vegetali di cui è composto il volante.

L'elicottero da corsa (quarantunesimo posto).
Non sarà un jet, ma con i suoi 290 chilometri orari non fa di certo una cattiva figura. L'elicottero Sikorsky's X2 Technology si distringue dagli altri grazie alla sua doppia elica sul tetto.

L'occhio robotico (quarantatreesimo posto).
Forse un giorno sarà scontato andare in giro con occhi in grado di filmare quello che vediamo. Di certo la cosa è normale già oggi per il canadese Rob Spence, cieco da un occhio dall'età di 9 anni, che ha deciso di installare una piccola telecamera dietro una protesi per filmare ciò che vede.

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