Se quella "cinquantina di aquilani" non avessero rovinato, anche se in modo molto pacato e sobrio, la prima giornata del G8...
Il sogno di un popolo (noi italiani) che suppone L'Aquila una sorta di fenice già rinata dalle sue ceneri, non sarebbe stato infranto; invece eccoli sulla collina, pronti a disturbare una calda e pigra estate con quelle lettere cubitali che si leggono benissimo, stagliate sull'erba.
E poi, non contenti, eccoli di nuovo sulla strada mentre passa il corteo delle auto dei "grandi", dove la polizia schierata, cerca inutilmente di coprirli con i loro corpi, sempre per non turbare. Chi?
Personalmente non sono turbata dalla loro "mancanza di tatto", anzi, sono molto solidale nei loro confronti anche se non ho mai vissuto personalmente un dramma così grande; e credo non siano turbati neppure tanti altri italiani che anzi (e qui ci vuole di nuovo!), hanno e fanno tanto per dar loro un aiuto.
E' sacrosanto che chi è colpito in prima persona da uno stato di sofferenza manifesti il suo dolore e chieda a gran voce: guardate la nostra condizione, dateci una mano.
Non sto dicendo niente di extraterrestre, dal momento che proprio oggi al G8 sono stati trattati argomenti inerenti agli aiuti da dare a popoli in difficoltà.
Perciò, mi sembra di capire che se si rimane su un livello teorico (il famoso bla, bla), allora tutti d'accordo, strette di mano, sorrisi, pacche sulla schiena, promesse e altro, ma quando si deve passare dalla teoria alla pratica, allora... tempo al tempo.
Cinquanta persone creano tanto scompiglio, sembra impossibile!
E invece hanno fatto un gran baccano come se tutta L'Aquila fosse presente; di più, una semplice frase è stata più incisiva di una salva di cannoni.
Hanno scosso questa sonnolenta estate, facendoci tornare, per lo meno con la mente, alla cruda realtà, una realtà che molti avevano travisato.
Cari aquilani, vi abbraccio e rinnovo la mia solidarietà per il vostro futuro, futuro che a novembre diventerà roseo perchè, a quanto ne so, in quella data avrete un tetto sulla testa (l'ha detto il presidente del Consiglio proprio oggi), quindi, animo e pazientate ancora un po', ma continuate a tenerci vigili, se non altro per renderci partecipi dell'autenticità delle cose.
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