Eluana non c'entra. Questo pregio almeno ha avuto la terribile giornata di ieri. Sgombrare il campo da un residuo per quanto improbabile dubbio: che fosse un'umana convinzione o una fede a guidare l'azione del presidente del Consiglio. Non è così. È convenienza. Silvio Berlusconi ha sferrato ieri un definitivo assalto al Quirinale, ha aggredito la più alta delle istituzioni repubblicane, ha minacciato di cambiare la Costituzione se essa sarà di ostacolo alla sua volontà, ne ha additato il custode, Giorgio Napolitano, come si fa col responsabile di un delitto.
...La giustizia ha parlato, ma più forte parla lui. E se qualcuno si oppone, via con un gesto del braccio anche costui, chiunque egli sia.
...La partita è un'altra, molto più grande e decisiva: il potere che lo aspetta, le regole del gioco da scrivere o da riscrivere, la posta in palio il Quirinale.
...è l'occasione che si è presentata per la prova di forza.
...Siamo con lei. Avanti, presidente.
Via l'Unità
2 commenti:
quello che sta succedendo in questi giorni è fuori dalla portata della mia ragione e dei miei sentimenti, di una cosa sono certa: a "nessuno" interessa quella povera donna, nemmeno a chi se ne fa una bandiera
@margherita: La situazione è seria e grave; non vedo un futuro migliore.
Ciao, a presto.
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