Se l'argomento non fosse così importante e la situazione tanto grave, verrebbe da sbadigliare slogandosi la mascella.
Berlusconi ritratta il suo attacco alla Costituzione italiana: mistificate le sue parole dai giornalisti.
L'assurdo è che, al giorno d'oggi, la tecnologia permea le nostre vite e i giornalisti non usano più taccuini e stenografia, ma registrano tutto. Se le parole fuoriescono da un televisore tutti noi le ascoltiamo e anche se distratti, più volte al giorno, vengono replicate nei molti tg.
Tant'è basta la smentita e come per incanto si dà ascolto solo a quest'ultima.
Continuiamo a fare i sordi e a fingere di non capire quello che sta succedendo.
Continuiamo a girarci dall'altra parte.
L'hanno già fatto i nostri nonni anni fa e se non sapete la storia o a scuola eravate distratti, in internet trovate tutte le risposte, non dovete nemmeno uscire di casa per andare in biblioteca.
Leggete quello che è successo: la storia l'hanno scritta persone che facevano parte delle nostre famiglie.
Erano stati a sentire con la bocca aperta e le orecchie chiuse e quando hanno capito era troppo tardi.
Però hanno reagito e lottato e molti hanno dato la vita per creare una Costituzione; regole per salvaguardare anche noi.
Certo i tempi sono diversi e possono essere necessari dei miglioramenti, ma è impensabile che i cambiamenti vengano fatti senza tener conto delle opinioni e delle ideologie di tutti.
Lo dico sinceramente; mi sento a disagio se ripenso a quanto è stato fatto e quanto poco basti per cancellarlo, mettendo in mezzo una famiglia tribolata che, invece d'avere un appoggio almeno morale, è tenuta in ostaggio da un paravento di ipocrisie che nascondono ben altro.
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