giovedì 31 gennaio 2008

L'Economist fa il contropelo a Berlusconi

Domani sull'Economist un'editoriale avrà come tema: "Serve o no Berlusconi all'Italia?"

A parte il considerare "troppo timido" il governo Prodi, e non hanno tutti i torti, l'Economist boccia l'eventualità di un ritorno di Berlusconi alla guida dell'Italia affermando che il nostro Paese ha bisogno di un governo stabile e dolorose riforme economiche.
Inoltre fa riferimenti al 2001 affermando che il politico ha sprecato il suo momento usando il capitale politico "per proteggere i suoi interessi" e non avendo fatto nulla per modificare la legge elettorale.

La loro opinione è: "resta inadatto".

Mi domando: l'Economist è uno dei tanti "covi di comunisti" o hanno "frainteso" il suo operato, o hanno "manipolato" ciò che lui ha fatto estrapolandolo dal contesto?
Mi pare siano questi i refrain più significativi ai quali si appiglia Berlusconi nove volte su dieci, comunque sarà interessante ascoltare o leggere la sua risposta.


Bramo dalla voglia di conoscere la risposta che Berlusconi darà all'Economist

4 commenti:

Anonimo ha detto...

E' la solita mistificazione di quella sinistra massimalista che non sa voler bene...
;-)

Milly ha detto...

@rhadamanth: Cosa dici farà controllare i giornalisti dell'Economist dai NAS?
;-P

Anonimo ha detto...

In fondo gli italiani se lo meritano.

Milly ha detto...

@perso nel blu: Forse si, però la cosa che mi infastidisce di più è essere considerata anch'io una capra...