mercoledì 30 gennaio 2008

Le cronache di Camelot di J. Whyte

Ho da poco terminato di leggere "Le cronache di Camelot" di Jack Whyte poeta, regista cinematografico e romanziere scozzese.
Il ciclo completo comprende otto libri: La pietra del cielo, La spada che canta, La stirpe dell'aquila, Il sogno di Merlino, Il forte sul fiume, Il segno di Excalibur, Le porte di Camelot e La donna di Avalon.
E' un romanzo storico che ti fa amare la storia perchè l'autore scrive con dovizia di particolari la nascita di Camelot e le vicissitudini sue e dei personaggi ad essa collegati attinti dalla realtà, ma amalgamati a fatti di pura fantasia dove emerge la vena poetica dell'autore.
Gli scenari sono descritti in modo da renderli "visibili" a chi legge: sembra di sentire il gelo della piggia che ti inzuppa da capo a piedi, la raffica di vento che ti fa rabbrividire, o il profumo dell'erba appena tagliata, l'aroma speziato di carni allo spiedo che sfrigolano sul fuoco irrorate da ottimo vino, il calore di un incendio e l'acre fumo che fa lacrimare gli occhi...
Lo stesso si può dire dei personaggi. Ognuno descritto con dovizia di particolari sia nel loro aspetto esteriore, sia nel loro intimo.
Whyte ha creato uomini e donne "veri" e ne esalta le qualità, ci fa partecipi dei loro tormenti, dei loro pensieri nascosti, delle loro debolezze: insomma persone come me e voi se avrete la saggezza di leggere questi libri.
Forse vi insegneranno come furono grandi i romani, forse capirete come il loro ingegno li abbia condotti a creare un vastissimo regno e come l'inettitudine e l'invidia di pochi abbiano distrutto tutto.
Magari penserete che la storia si ripete e forse avete ragione, però leggeteli, se non altro per qualche ora avrete la possibilità di farvi trasportare in un altro luogo, in un altro tempo dove vivrete una bella e avvincente avventura.

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