Per secoli la carta è stata uno dei materiali più usati dall'uomo ed è stata storicamente un veicolo per comunicare, un mezzo per segnare appunti o scrivere opere immortali o elaborandola diventare un'opera d'arte.
Heron Arts ha annunciato la mostra collettiva dove verranno esaminate le varietà di modi in cui gli artisti utilizzano esclusivamente la carta per creare opere d'arte.
L'apertura di Paper Show avverrà sabato 9 luglio e terminerà il 6 agosto. L'ingresso sarà dalle 16 alle 19 ed è gratuito e aperto al pubblico.
Su Heron Arts si legge: "Nella nostra società sempre più digitale, l'umile foglio di carta spesso non riceve più l'apprezzamento che merita. Per secoli, la carta è stata la nave più responsabile delle comunicazioni di massa. Senza di esso, non c'era modo di registrare storie in modo efficiente e affidabile, condividere notizie, diffondere idee o comunicare su lunghe distanze. Il posto della carta nel mondo dell'arte è altrettanto importante. Molto spesso, la carta è vista solo come un supporto di base, con vernice o inchiostro che trasportano la storia o il messaggio. Ma in Paper Show, la carta stessa diventa la vera paladina, utilizzata per costruire direttamente immagini e narrazione".
Gli artisti che partecipano alla colletiva sono: Ale Rambar, Andrea Bergen, Christine Kim, Hari & Deepti, Huntz Liu, Judith + Rolfe, Julia Ibbini, Pippa Dyrlaga, Reina Takashi, Roberto Benavidez, Sara Rayo, Tiffanie Turner, Yuko Nishikawa e Zai Divecha.
Paper Show mira a mettere in evidenza una serie di possibilità di come viene usata la carta dagli artisti.
I modi in cui può essere manipolata possono variare notevolmente a seconda del tipo.
E su Heron Arts, continuano a spiegare: "Ogni artista tratta la carta con un approccio unico e molti utilizzano tipi di carta molto specifici per creare l'effetto desiderato, alcuni si concentrano sull'astrazione mentre altri sono basati sulla figura. Senza pittura o disegno di sorta, gli artisti fanno appello all'artigianato e alla precisione per creare opere d'arte estremamente dettagliate e spesso iperrealistiche".
Una mostra importante e interessante che sarebbe piacevole visitare, ma probabilmente ci accontenteremo di saperne di più tramite i mezzi tecnologici, utilissimi strumenti per tenerci aggiornati in tempo reale senza le lungaggini delle missive di carta. Con quella, però potremmo costruire un aeroplanino e sognare di viaggiare per raggiungere San Francisco e mescolarci tra il pubblico della mostra.
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