venerdì 17 luglio 2015

HitchBOT il robot autostoppista canadese parte per il viaggio in America



Se durante questa estate bollente decideste di fare un viaggio negli USA, potreste imbattervi in un autostoppista alquanto particolare: un robot o meglio un hitchBOT.
Progettato da ricercatori canadesi, è in parte un progetto di arte e in parte esperimento sociale.
La domanda è: i Robot possono fidarsi degli esseri umani? O, forse ancora più importante, gli automobilisti possono fidarsi di un hitchBOT? Si, perché il robot è intenzionato a girare tutta l'America facendo l'autostop.



Proprio oggi, 17 luglio 2015, inizia l'avventura in autostop attraverso gli Stati Uniti dal Peabody Essex Museum (PEM) a Salem, Massachusetts. Da lì, hitchBOT spera di ampliare il suo viaggio visitando un certo numero di siti storici come Time Square a New York City, il Millennium Park in Illinois, il Monte Rushmore nel Dakota del Sud e il Grand Canyon in Arizona arrivando alla destinazione finale, l'Exploratorium di San Francisco, in California.



L'hitchBOT che ha già fatto esperienza di viaggi in Canada ed in Germania, ha limitate abilità di riconoscimento vocale e chiede se si desidera avere una conversazione avendo una conoscenza di argomenti piuttosto ampia dato che il suo sapere arriva da Wikipedia.
E' facilmente rintracciabile dai suoi creatori tramite GPS ed ha una macchina fotografica che scatta una foto ogni 20 minuti circa, anche se le fotografie non verranno pubblicate sui social media senza autorizzazione.

I componenti del hitchBOT sono stati volutamente cercati a basso costo per scoraggiare furti o lo smontaggio delle parti; compreso il tablet PC costa in totale poco meno di $ 1.000.
L'unico cruccio dell'hitchBOT sono i suoi stivali di gomma. Ci tiene proprio tanto!

Potete seguire le avventure di hitchBOT su Twitter, Instagram e Facebook.

Mi piacerebbe venisse anche in Italia. Ne avrebbe parecchie di cose da vedere, giusto?

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