martedì 2 luglio 2013

Progetti botanici di Macoto Murayama



Macoto Murayama quando era studente alla Miyagi University in Giappone, aveva avuto l'ispirazione di combinare due mondi: l'architettura e l'illustrazione scientifica applicandone le tecniche per illustrare schemi di fiori, con ogni dettaglio, al computer.



Murayama ha pertanto e ovviamente in modo accurato, sezionato fiori di Lathyrus odoratus, rimosse le loro parti anatomiche con un bisturi per studiarne le singole parti: petali, antere, stigma e così via, perciò ha osservato tutto ciò con una lente di ingrandimento, ne ha tratto dei bozzetti che ha fotografato.



Ha quindi ricreato i fiori, parte per parte, utilizzando un software di grafica ricreando modelli botanici di alcuni dei più bei fiori in natura.



Il lavoro di Murayama, che qui vediamo, è riuscito alla perfezione e non sono io a dirlo, pensate che è dal 2011 che i suoi lavori sono in mostra presso la Frantic Gallery di Tokyo col titolo "Inorganic Flora".

... Eccolo, The Flower of Totalitarian Scientific Conscious: Non è solo l'immagine di una pianta, ma la rappresentazione del potere dell'intelletto e dei suoi strumenti elaborati per scrutare la natura. La trasparenza di questo lavoro si riferisce non solo ai petali di un fiore, ma l'ambiziosa lotta, romantica e utopica della scienza che vuole vedere e presentare il mondo come fosse un oggetto trasparente. Paradossalmente, questa sfida scientifica per misurare l'Universo, potrebbe alla fine diventare una delle fonti in cui l'arte di Murayama trae la sua forza di fantasia e l'odore di romanticismo, divenendo parte di Botech Art, la simbiosi tra Arte contemporanea e tecnologia.

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