venerdì 5 ottobre 2012

Nebulosa Elica un capriccio cosmico



Una stella morente ha creato un capriccio cosmico in questa immagine combinata dal telescopio spaziale Spitzer della NASA e il Galaxy Evolution Explorer (GALEX), che la NASA ha prestato al California Institute of Technology di Pasadena.

E' la nebulosa Elica, si trova a 650 anni luce dalla Terra nella costellazione dell'Acquario; nota anche come NGC 7293, è un tipico esempio di una classe di oggetti chiamati nebulose planetarie.

Le nebulose planetarie, scoperte nel XVIII secolo e così nominate dall'astronomo William Herschel per la loro somiglianza ai pianeti, sono in realtà i resti di stelle che un tempo erano grandi come il nostro Sole.
Queste stelle passano la maggior parte della loro vita trasformando l'idrogeno in elio in massicce reazioni fuggitive di fusione nucleare nei loro nuclei. E' lo stesso processo che permette al nostro Sole appunto, di fornirci tutta la luce e il calore.

Il nostro Sole sboccerà in una nebulosa planetaria quando sarà alla fine della sua vita, ma tranquilli, è discretamente lunga, infatti impiegherà circa cinque miliardi di anni.

Il bagliore delle nebulose planetarie è particolarmente intrigante perché copre una vasta banda dello spettro dai raggi ultravioletti agli infrarossi.
La nebulosa Elica rimane riconoscibile in qualunque di queste lunghezze d'onda, ma la combinazione mostrata qui mette in evidenza alcune sottili differenze.
L'intensa radiazione ultravioletta della nana bianca, al centro della nebulosa, riscalda gli strati di gas espulsi, che brillano nell'infrarosso.
GALEX, il telescopio spaziale operante nella regione dell'ultravioletto, ci mostra la nebulosa nel colore blu, mentre Spitzer, l'osservatorio spaziale che utilizza l'infrarosso, "colora" la polvere e i gas in giallo.

La stella nana bianca è di per sé una puntura di spillo proprio al centro della nebulosa, il cerchio luminoso viola in pieno centro è l'ultravioletto combinato con la luce a infrarossi di un disco polveroso che la circonda. Questa polvere è stata molto probabilmente sollevata dalle comete sopravvissute alla morte della loro stella.
Prima che la stella morisse, le sue comete e i pianeti orbitavano intorno alla stella in modo ordinato, ma quando la stella fu a corto di idrogeno da bruciare i suoi strati esterni iniziarono ad esplodere, i corpi ghiacciati dei pianeti esterni vennero sballottati sollevando una tempesta di polvere cosmica che è ancora in corso, mentre gli eventuali pianeti interni al sistema vennero bruciati o inghiottiti dalla stella morente stessa.

La nebulosa Elica dal 2003 è stata spesso definita "l'occhio di Dio", non so se sia giusto o meno affermare che un Essere superiore abbia una parte anatomica paragonabile a qualcosa, penso che comunque, nel nostro piccolo, si possa affermare che l'universo tutto sia qualcosa di talmente grande e affascinante da poterlo assolutamente definire la cosa più meravigliosa che i nostri occhi hanno la fortuna di guardare.

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