sabato 10 marzo 2012
A Savona apre la cella restaurata di Giuseppe Mazzini
A Savona oggi siamo ancora più orgogliosi sia come savonesi, sia come italiani.
Come ho già avuto modo di raccontare, uno dei monumenti importanti della nostra città è la Fortezza del Priamar, la cittadella, che nel corso della storia, a partire dal 1542, data in cui venne eretta, sino ai giorni nostri, dimora silenziosa, vigile e imponente, affacciata sul centro cittadino in corrispondenza del porto, sulla collina che porta il suo stesso nome, Priamar.
Nell'ottocento la Fortezza, divenne centro di guarnigione militare e prigione; vi fu recluso, tra gli altri, Giuseppe Mazzini.
Le teorie mazziniane furono di grande importanza nella definizione dei moderni movimenti europei per l'affermazione della democrazia attraverso la forma repubblicana dello Stato; le sue idee e la sua azione politica contribuirono in maniera decisiva alla nascita dello Stato unitario italiano.
A distanza di 140 anni dalla morte del politico risorgimentale, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Paolo Peluffo, accompagnato dal sindaco di Savona Federico Berruti, ha visitato l'angusta prigione restaurata nella fortezza del Priamar, a Savona, affermando: "Questo è l'unico posto in Italia dove si celebra il giovane Mazzini come rivoluzionario intellettuale ligure. Questi luoghi rappresentano un'infrastruttura della memoria".
La cerimonia è iniziata nella Sala Rossa del Palazzo Civico con i saluti del Presidente A.M.I., Associazione Mazziniana Italiana Savona, Luciano Danè, del Sindaco di Savona Federico Berruti, del Vicepresidente nazionale A.M.I. Lorenzo Brunetti Buraggi.
Si è formato poi il corteo che ha raggiunto il Priamar dov'è stata deposta una corona d'alloro alla lapide commemorativa; a ciò è seguita la visita alla cella di Mazzini.
Nei locali adiacenti alla cella, nel Palazzo del Commissario, è stato inaugurato lo spazio espositivo didattico sul Risorgimento, realizzato grazie ad un finanziamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri nell'ambito delle Celebrazioni del 150° Anniversario dell'Unità d'Italia.
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