venerdì 30 marzo 2012
L'energia oscura causa dell'espansione dell'universo
Un risultato dello studio sulle cause dell'espansione dell'universo, sarà pubblicato sulla rivista Monthly Notices of the Royal Astronomical Society.
La ricerca è stata ottenuta dal Baryon Oscillation Spectroscopic Survey (Boss) con il telescopio Sloan in New Mexico, coordinata da ricercatori americani del Lawrence Berkeley National Laboratory.
Gli scienziati hanno ricostruito la storia dettagliata dell'espansione dell'universo mappando in tre dimensioni ammassi di galassie lontane, che comprendono 327.349 galassie. Il lavoro ha permesso di calcolare la precisa distanza di questi oggetti, l'età dell'universo a quelle distanze e quanto velocemente l'universo si è espanso in quel momento.
Gli scienziati proprio oggi, hanno annunciato questi risultati alla National Astronomy Meeting (NAM) del Regno Unito e li presenteranno domenica negli Stati Uniti alla American Physical Society (APS).
Questi nuovi risultati forniscono misurazioni ancora più precise della distanza tra le galassie riferite a 6 miliardi di anni fa quando l'espansione ebbe inizio e della radiazione cosmica di 13,7 miliardi di anni fa.
I dati emersi da più di due anni di studi, sono quindi elementi fondamentali per determinare la natura di questa forza, l'energia oscura appunto, che sta accelerando l'espansione dell'Universo.
Comprendendo come abbia cominciato a dominare l'espansione dell'Universo, gli scienziati sperano dunque di poter rivelare più informazioni su questa sostanza misteriosa che costituisce il 70% della massa-energia dell'Universo.
L'accelerazione dell'espansione dell'universo venne annunciata solo 14 anni fa e premiata lo scorso anno con il Nobel per la fisica a Saul Perlmutter, Brian P. Schmidt e Adam Riess, i tre scienziati che scoprirono l'espansione accelerata dell'universo attraverso l'osservazione dell'esplosione di alcune decine di stelle esplodenti, supernove e giungendo alla conclusione che l'universo si sta espandendo sempre più velocemente.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento