Nella Mongolia Interna, in Cina, quasi perfettamente conservata, è stata scoperta una foresta di 298 milioni di anni fa.
La foresta, che ha anche alberi con foglie, rami e tronco intatti, venne sepolta da cenere vulcanica, quindi protetta dal trascorrere inesorabile del tempo.
I siti di studio, che si trovano nei pressi di Wuda, sono unici in quanto forniscono una fotografia istantanea di un momento nel tempo.
Gli scienziati hanno esaminato un totale di 1.000 m. quadri dello strato di cenere, in tre siti diversi, situati uno vicino all'altro, in una zona ricca di miniere di carbone, considerata abbastanza grande per caratterizzare significativamente la paleoecologia locale.
Il fatto che i letti di carbone esistono sono un retaggio delle antiche foreste, "nati" dai depositi di torba. I letti di torba, nel corso del tempo, si trasformano nei giacimenti di carbone.
I ricercatori hanno soprannominata la foresta, la "Pompei del periodo Permiano", in quanto il modo in cui si è conservata, ha molta analogia con la famosa città, Pompei appunto, di cui conosciamo la tragica scomparsa grazie a Plinio il giovane, che nel 79 d.C. venne completamente ricoperta da almeno una decina di metri di cenere vulcanica a causa dell'eruzione del Vesuvio.
Lo stesso è accaduto alla foresta: la cenere vulcanica ricoprì una grande parte di essa, preservandola sino ai giorni nostri.
Il paleobotanico Hermann Pfefferkorn, del Department of Earth and Environmental Science, dell'University of Pennsylvania, che con tre colleghi cinesi Jun Wang dell'Accademia delle Scienze cinese, Zhang Yi della Normal University di Shenyang e Zhuo Feng dello Yunnan University , ha fatto la scoperta pubblicata questa settimana dalla National Academy of Sciences, afferma: "E' rimasta perfettamente conservata; possiamo stare lì e trovare un ramo con le foglie attaccate, e poi troviamo il prossimo ramo e il ramo successivo e il ramo successivo. E poi troviamo il tronco dallo stesso albero. E' davvero emozionante".
I ricercatori hanno anche trovato alcuni piccoli alberi con foglie, rami, tronco e coni intatti, conservati nella loro interezza.
I ricercatori hanno identificato sei gruppi di alberi, alcuni alti sino a 80 metri e felci arboree che formano un baldacchino inferiore ed esemplari quasi completi di un gruppo di alberi chiamati Noeggerathiales, piante strettamente correlate alle felci.
Lo strato di cenere è stato datato a circa 298 milioni di anni fa, cioè l'inizio del periodo Permiano (299-251.000.000 di anni fa).
Durante quel periodo, le placche tettoniche del pianeta erano ancora unite e formavano il super-continente Pangea; bisogna considerare che in quel periodo il Nord America e l'Europa erano fusi insieme, mentre dove ora è Cina, esistevano due continenti più piccoli; tutta questa parte di terra era situata sopra la linea dell'equatore, quindi con clima tropicale.
Hermann Pfefferkorn, prosegue dicendo: "Questa è la prima foresta, di questo periodo, scoperta in Asia, il primo sito con una foresta di torbao ed il primo con piante Noeggerathiales come gruppo dominante. E' una capsula del tempo".
I ricercatori hanno lavorato con il pittore Ren Yugao per rappresentare accurate immagini di tutti e tre i siti studiati.
Lo studio è stato sostenuto dall'Accademia Cinese delle Scienze, dal Programma Nazionale di Ricerca di Base della Cina, dalla Fondazione Nazionale di Scienze Naturali della Cina e dalla University of Pennsylvania.
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