mercoledì 29 febbraio 2012

Il capolavoro di Tiziano a Siena nella cripta ritrovata



La cripta sotto il Duomo di Siena, scoperta nel 1999, accoglierà "Il Battesimo di Cristo", uno dei capolavori di Tiziano e sarà visibile al pubblico a partire da domani 1 marzo, sino al 31 agosto 2012.

La storia della cripta inizia nel 1999, quando durate i lavori di ristrutturazione volti al recupero dell'Oratorio dei Santi Giovannino e Gennaro, sotto il coro della cattedrale.
Lo stupore fu enorme quando entrando nella cripta, vennero scoperti capolavori e affreschi della metà del Duecento.
Le scene sono organizzate su due registri, quello superiore dedicato all'Antico Testamento, quello inferiore al Nuovo, tra cui spiccano le tre Storie della Passione composte dalla Crocifissione, la Deposizione dalla croce e la Sepoltura di Cristo.
Il colore particolarmente vivace, conservatosi grazie alle particolari condizioni del sito, si dispone oltre che sugli affreschi anche su colonne, pilastri, capitelli e mensole, decorati a motivi geometrici o vegetali, testimoniando quel gusto per la policromia tipicamente pre-rinascimentale e anche se in alcuni punti la pittura è stata cancellata dal tempo, l'effetto è straordinario.
Le pareti affrescate occupano un'area di 180 metri quadrati: rappresentano storie dell'antico e del nuovo Testamento, tra queste "La deposizione dalla croce", "La crocifissione", "La deposizione nel sepolcro". Su un pilastro, è stato dipinto il "Riposo dalla fuga dall' Egitto".
Sono opere attribuibili a Dietisalvi di Speme, Guido di Graziano e Rinaldo da Siena, artisti della metà del XIII secolo.
In un angolo, quasi nascosta, c'è la figura di un antico prelato: è il "Santo vescovo benedicente", un affresco eseguito più tardi degli altri, per camuffare la tamponatura di una porta; ha una somiglianza impressionante con la Maestà.

L'opera di Tiziano Vecellio, proveniente dalla Pinacoteca Capitolina, sarà esposta come momento clou di un itinerario tra arte e fede promosso da Opera della Metropolitana di Siena e Arcidiocesi di Siena e organizzato da Opera spa.
L'eccezionale prestito del quadro, che si allontana per la prima volta dalla sua sede espositiva, in cui è conservato dal 1750, sarà l'occasione per un dialogo tra il capolavoro di Tiziano, a cinquecento anni dalla sua esecuzione, e le opere permanenti del complesso monumentale senese.

Tutte queste meraviglie e altre dal 1 marzo dialogano con Il Battesimo di Cristo di Tiziano. Un capolavoro, in parte ancora misterioso.
Secondo gli esperti il dipinto può essere datato tra la fine del 1511 e il 1513, anche sulla base del confronto con altri lavori di Tiziano: l’Allegoria delle Tre età dell’uomo (Edimburgo, National Gallery of Scotland), un dipinto del 1512 dove il personaggio a sinistra è analogo al Battista, il Noli me tangere (Londra, National Gallery) e l’Amor Sacro e Profano (Roma, Galleria Borghese), opere eseguite qualche tempo dopo, dove alcuni elementi del Battesimo di Cristo vengono ripresi e sviluppati.

Nessun commento: