mercoledì 3 agosto 2011
La sonda Juno parte per Giove
Venerdì 5 agosto, alle 17.34 ora italiana, si apre la finestra di lancio della missione Juno, sviluppata dalla NASA per studiare le origini e l'evoluzione di Giove.
La sonda partirà a bordo di un vettore Atlas dalla piattaforma di lancio 41 della base militare dell'Air Force a Cape Canaveral.
Una volta lanciato, Juno avrà quasi 11 minuti per raggiungere la sua orbita attorno alla Terra e dopo circa 30 minuti, il secondo stadio del razzo Atlas si staccherà dopo di che Juno sarà libero e inizierà il suo viaggio di cinque anni verso il più grande pianeta del sistema solare.
Alimentato da energia solare, Juno orbiterà attorno a Giove per un anno, indagando sulle origini del gigante gassoso, sulla struttura, sull'atmosfera e sulla magnetosfera.
La telecamera a colori della sonda fornirà immagini ravvicinate del pianeta, con un primo sguardo dettagliato sui suoi poli.
L'arrivo della sonda nell'atmosfera di Giove è previsto nel 2016.
Lo studio di Juno sul pianeta Giove, ci aiuterà a capire la storia del nostro sistema solare e fornirà quindi, nuovi indizi su come si sono formati i sistemi planetari e il loro sviluppo nella nostra e nelle altre galassie.
Su Juno, che in italiano è traducibile con Giunone, verranno ospitati tre omini LEGO: Galileo Galilei, il dio romano Giove e la sua sposa Giunone; l'inserimento di queste tre mini-statue, fa parte di un comune programma di sensibilizzazione e formazione sviluppato nell'ambito della collaborazione tra la NASA e il Gruppo LEGO per ispirare i bambini ad esplorare la scienza, la tecnologia, l'ingegneria e la matematica.
Nella mitologia romana, il dio Giove ha un velo di nuvole intorno a se per celare il male, ma dal Monte Olimpo, la dea Giunone era in grado di scrutare attraverso le nubi e scoprire la vera natura di Giove.
Il personaggio Giove ha un fulmine in mano, Giunone ha una lente di ingrandimento che rappresenta la ricerca della verità, mentre Galileo Galilei, che fece alcune importanti scoperte su Giove, compresi i quattro maggiori satelliti definiti "lune galileiane" in suo onore, ha un telescopio.
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