Sabato scorso lo spacecraft Dawn della NASA è entrato nell'orbita dell'asteroide Vesta.
Vi resterà un anno e poi a luglio del 2012, proseguirà il suo viaggio verso una seconda destinazione, il pianeta nano Ceres.
Le osservazioni forniranno dati senza precedenti che aiuteranno gli scienziati a capire il primo capitolo del nostro sistema solare, inoltre dovrebbero facilitare la strada per le future missioni spaziali umane.
La navicella spaziale ha trasmesso le informazioni per confermare l'entrata nell'orbita di Vesta, ma il momento preciso di quando si è verificato questo traguardo è per ora sconosciuto.
Ciò è dovuto al fatto, che gli scienziati non conoscono al momento, la massa di Vesta, fattore determinante per l'attrazione gravitazionale.
Infatti, se l'asteroide fosse massiccio, la sua gravità sarebbe più forte e questo significherebbe che Dawn è stato attratto prima nella sua orbita; se invece l'asteroide fosse meno massiccio, la sua gravità sarebbe più debole e quindi la navicella spaziale ci avrebbe messo più tempo per raggiungerne l'orbita.
Ora che Dawn è in orbita, il team scientifico può prendere misure più accurate sulla gravità dell'asteroide e raccogliere informazioni cronologiche più precise.
Dawn, che venne lanciato nel settembre 2007, fornirà anche dati riguardanti la fascia di asteroidi in cui si trova Vesta, la fascia che, secondo gli scienziati, potrebbe essere la fonte di un gran numero di meteoriti che cadono sulla Terra.
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