sabato 11 dicembre 2010
L'accordo di Cancun sul clima
L'accordo che il mondo, Bolivia esclusa, ha raggiunto sul clima a Cancun poggia su tre aspetti politici fondamentali.
Gli Stati Uniti tornano pienamente in gioco e lavorano attivamente per ottenere risultati e gettare i ponti per raggiungere compromessi. Solo tre anni fa l'amministrazione Bush negava persino che esistesse un problema climatico.
La Cina muove i primi passi. Esce dall'isolamento. Gli effetti del riscaldamento globale stanno investendo il gigante asiatico e il regime non può che prenderne atto agendo di conseguenza. Le posizioni più morbide di uno dei maggiori inquinatori del mondo non possono che essere una buona notizia.
I paesi emergenti hanno capito che lo sviluppo passa anche dal rispetto ambientale.
Non parliamo di Europa solo perché l'Unione è già all'avanguardia sul difesa dell'ambiente e sulle politiche di efficienza energetica.
Gli stessi che oggi grideranno al fallimento del summit sono gli stessi che si lamentavano dei compromessi al ribasso del Protocollo di Kyoto; protocollo che oggi difendono a spada tratta.
E tuttavia non sarà la politica a lanciare la rivoluzione verde. Sarà il mercato. Come sempre è successo per ogni rivoluzione tecnologica e industriale della storia.
Via TLUC Blog
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