sabato 13 novembre 2010

Come bevono i gatti



Roman Stocker, un biofisico del Massachusetts Institute of Technology, MIT, osservando il suo gatto chiamato Cutta Cutta, mentre beveva, ha voluto indagare sul procedimento usato dai felini per "portare" il liquido alla bocca.
"Mi resi conto che c'era un interessante problema di biomeccanica nascosto dietro questa azione molto semplice. Il progetto poi è cresciuto rapidamente".
Ovviamente, lo studio, condotto con un gruppo di ricerca della Virginia Polytechnic Institute e della Princeton University, è riuscito, utilizzando una telecamera high-speed a stabilire che mentre gli esseri umani e gli animali come pecore o cavalli aspirano il liquido verso l'alto, e i cani predispongono la loro lingua a coppa, i gatti usano un sistema completamente diverso, infatti piegano la lingua indietro, sfiorando la superficie del liquido.
Il dottor Stocker spiega: "Il fluido viene a contatto con la punta della lingua e aderisce ad essa; il movimento verso l'alto è rapido e crea una colonna di liquido, poi chiudendo la mascella, il gatto acquisisce parte di quel liquido".
Sorprendentemente, i ricercatori hanno anche scoperto che i piccoli peli sulla lingua, che sinora si era pensato servissero per aiutare questi animali a bere, non vengono coinvolti nel processo.
Per vedere il meccanismo ancora più in dettaglio, il team ha creato una lingua di gatto, robotica, stabilendo che grazie a due forze: inerzia e gravità viene spiegato il metodo usato per bere e il dottore spiega: "La creazione della colonna d'acqua è guidata dalla forza di inerzia: la tendenza del liquido, una volta in moto, per andare avanti.
La colonna di liquido "cresce" inizialmente più in lunghezza che in volume, ma a un certo punto il peso della colonna stessa supera queste forze inerziali, e la gravità provoca il collassamento della colonna stessa che ricade dentro la ciotola; c'è un momento in cui il volume della colonna è al massimo, questo è al momento in cui il gatto chiude la sua mascella e beve".
Studiando gli animali negli zoo e i filmati di YouTube, i ricercatori hanno anche scoperto che i grandi felini, come tigri, leopardi e ghepardi utilizzano anch'essi lo stesso meccanismo dei loro cugini domestici, ma non sono sicuri del perchè; sospettano che potrebbe derivare dalla loro avversione per l'acqua
Stocker ha spiegato: "Il meccanismo di lappatura dei gatti è completamente opposta a quella dei cani, che è molto più vigorosa e produce più splash.
Una speculazione è il muso del gatto, in particolare la regione intorno al naso ed ai baffi: è estremamente sensibile, quindi il gatto potrebbe comportarsi così per mantenerla il più asciutta possibile."
E conclude: "Direi che i gatti ne sanno di più sulla meccanica dei fluidi, dei cani".

2 commenti:

nonna Lù ha detto...

io di gatti ne ho tre,due anni fa mi è venuto a mancare il quarto,il vecchietto Tom che con l'acqua aveva un rapporto alquanto strano:lui per bere intingeva la zampetta nella ciotola e poi se la leccava:/ gli altri tre invece si dissetano normalmente:)
baciotti Lù

L'Eremita ha detto...

E' bellissima questa ricerca. Like. Like. Like. :))