martedì 28 settembre 2010

Questi ratti di italiani

Che si consideri noi italiani dei "mangiaformaggio" ovvero ratti da derattizzare è decisamente avvilente.
Era già drammatico essere il popolo dei vari "mandolino, pizza e maccaroni", ed essere visti anche sotto questa luce, rileva come siamo caduti in basso.
In ogni caso, proprio noi italiani, non dovremmo neppure alzare un sopracciglio dallo stupore, se proprio noi qualche tempo fa, abbiamo assistito a campagne politiche centrate sullo "straniero ruba lavoro, sporco e cattivo", in fondo qualcuno ha vinto le elezioni imprimendo queste idee nelle teste di molti e da come vanno le cose, sono tutt'altro che dimenticate.
Ho sentito dire che molti si risentono del fatto che gli svizzzeri non snobbano quegli italiani che portano denari nelle loro banche, ma onestamente, non vedo perchè dovrebbero farlo. Diciamo che in fondo questa è una scelta personale e libera di coloro che "spostano" i contanti nelle loro sicure casse, non è certo un'imposizione elvetica.
Di fatto, scade un po' il mito della neutrale Svizzera, quando ti trovi davanti un manifesto così affisso per le strade, in ogni caso noi possiamo ricordarci che c'è topo e topo, sorcio e sorcio, magari è solo un'analogia al topino buongustaio Remy di Ratatouille o ai sorcini di Renato Zero.
Ma se davvero siamo ratti, la Svizzera, che è la patria del formaggio emmental, continuerà ad attrarci più che mai e un po' li compatisco, sì, perchè per nostra fortuna, non si tratta della Bassa Sassonia dove un certo pifferaio non si sarebbe nemmeno preso la briga di stampare i manifesti ma contrariamente a quanto si crede al di fuori dei patri confini, noi italiani abbiamo la capacità, anche se a volte ci vuole un po' di tempo, di alzare la testa e dimostrare tutto il nostro meglio. Anche alla Svizzera.

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