giovedì 12 agosto 2010

Russia fuoco smog grano



Fortunatamente un leggero miglioramento è stato constatato in Russia; gli incendi limitrofi alla zona tristemente nota di Chernobyl, dove nel 1986 ci fu il disastro nucleare, sono stati spenti.
Non è chiaro se le particelle radioattive potrebbero spandersi con gli incendi, sta di fatto che le autorità hanno aumentato il monitoraggio della zona in questione e di alre nello stessa situazione.
I venti sono cambiati, quindi anche la città di Mosca è parzialmente sgombra dal denso smog provocato dall'anomala temperatura elevata.
La manifestazione contro il governo che doveva essere un sit-in denominato "Il giorno dell’ira", non ha avuto successo.
Un fatto gravissimo è la diminuzione del raccolto del grano, infatti la Russia ha abbassato di 10 milioni di tonnellate la stima sul raccolto di cereali, che ora si assesta sui 60-65 milioni, contro i 90 usuali.
Nei giorni scorsi il primo ministro, Vladimir Putin, ha precisato che il divieto di esportazione del grano russo, che entrerà in vigore il 15 agosto, non verrà abolito nel breve periodo.
L'immagine e molte altre, altrettanto belle, di questa parte del mondo così tormentata descrivono con particolare sensibilità una situazione tragica.
Chiamarlo disastro è riduttivo.

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