domenica 25 luglio 2010

Ritorno al futuro



L'immagine della famosa trilogia "Ritorno al futuro", non tragga in inganno, al Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston fanno sul serio.
Nello specifico, Seth Lloyd, alla guida di un gruppo internazionale di studiosi tra i quali ci sono anche due italiani, Lorenzo Maccone e Vittorio Giovannetti, ha dimostrato come un viaggio a ritroso nel tempo sarebbe affrontabile.
Lloyd fa ricorso all'"effetto di postselezione", ovvero solo le particelle che sono state teletrasportate potrebbero essere riportate indietro nella condizione originaria, facendo così compiere loro un viaggio a ritroso nel tempo.
Lo studioso parte dal teletrasporto, che come si sa è già stato usato in laboratorio con alcuni fotoni "spostati" da un punto ad un'altro e dalla meccanica quantistica.
L'effetto di post-selezione impiegato dal professor Lloyd è alla base delle ricerche sul computer quantistico di cui si incominciano a intravvedere alcune possibilità.
Coadiuvati da tali computer, si può immaginare un futuro dove la fantascienza sarà la normalità nella vita quotidiana di ognuno di chi avrà la possibilità di esserci e probabilmente i nostri posteri potranno tornare a trovarci raccontandoci i miglioramenti e non dell'esistenza umana.

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