sabato 17 luglio 2010
Lo yogurt della discordia
Tutto è cominciato mesi fa, quando Minas Karatsoglu, un ex pastore 74enne greco, ha fatto causa a Lindahl, azienda casearia svedese, perché quest'ultima utilizzava il suo volto senza permesso nella pubblicità di uno yogurt.
La grave colpa dell'azienda nordica non era quella di usare da circa sette anni l'immagine del pastore Karatsoglu per promuovere il prodotto, ma di affermare che il prodotto fosse esclusivamente di "tradizione turca".
L'avvocato di Karatsoglu, Dimitris Dimitriou, chiese un cospicuo risarcimento per il torto subito dal cliente: cinque milioni di euro.
Nei giorni scorsi, dopo una breve trattativa, la società svedese ha deciso di offrire 160.000 euro alla vittima del "sopruso": "Non è un caso frivolo, ha spiegato l'avvocato Dimitriou, è invece una vicenda molto seria. Penso che non vi sia insulto peggiore per un greco che essere chiamato turco".
In conclusione, lo yogurt è proprio vero che fa bene. Di sicuro alle tasche.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
2 commenti:
ciao Milly,
direi che ha proprio ragione il pastore, se è greco è greco...
un salutone
ciao
Marco
@Marco: Questo capita quando non si studia la geografia!
;)
Contraccambio il saluto, a presto.
Posta un commento