mercoledì 9 giugno 2010

Tintoretto e il mistero di Apollo

Un quadro di uno dei maestri del Rinascimento, il Tintoretto, per trent'anni è rimasto nei magazzini del National Trust, l'ente nazionale britannico, che sovraintende i monumenti nazionali.
Recentemente l'Ente ha trovato i finanziamenti per rimettere a nuovo l'opera e per sottoporla quindi al giudizio degli esperti.
Ripulito e restaurato, il capolavoro ha rivelato anche una serie di dettagli misteriosi:
la figura principale è Apollo oppure si tratta di Imene, dio greco del matrimonio?
l'uomo avvolto in un drappo blu è un poeta a cui viene presentata la sua sposa?
cosa significa il grosso dado grigio con 5 punti neri sotto una donna vestita di rosso?
forse è Ercole, il personaggio in alto a sinistra?
c'è anche la dea Fortuna?
le donne rappresentate sono le Grazie?
ai piedi di Apollo comparirebbero una serie di oggetti inspiegabili, fra cui una coppa, un piatto e una scatola, tutti d’oro; dovrebbero rappresentare i beni materiali lasciati per raggiungere la gloria?
Il dipinto che risalirebbe fra il 1560 e il 1570, venne acquistato da William John Bankes, esploratore ed egittologo inglese nel 1849, mentre questi era in esilio a Venezia e che gli diede il titolo "Apollo e le muse".
Alla sua morte lasciò al National Trust la magione di Kingston Lacy nel Dorset e fra i beni contenuti nell’antica casa di famiglia, c'era il dipinto in questione.
Purtroppo, per mancanza di fondi venne tenuto in un deposito per 30 anni proprio dall'Ente fino al restauro da quasi 45mila euro, eseguito dagli esperti dell’Hamilton Kerr Institute di Cambridge, che hanno rimosso 500 anni di sporco.
Sarà mostrato per la prima volta mercoledì, proprio a Kingston Lacy.

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